In un ecosistema sportivo sempre più frammentato, dove il valore dell’attenzione si misura in secondi e pixel, la Formula 1 si conferma come il campionato più redditizio in termini di ritorno mediatico per i marchi. A sostenerlo sono i dati forniti da Relo Metrics, che ha analizzato nel dettaglio l’impatto del primo weekend di gara della stagione 2025, il Gran Premio d’Australia.
Lo scenario che emerge è quello di un’arena globale da 800 milioni di dollari di Sponsor Media Value (SMV) stimato su base annua, capace di battere persino la NBA.
Un ecosistema in espansione
Nel 2024 la Formula 1 ha rappresentato il 6,6% dei ricavi globali da sponsorizzazioni sportive, con un valore medio per accordo superiore ai 5 milioni di dollari, in crescita del 50% rispetto al 2019. Il dato rispecchia il trend di una piattaforma mediatica globale che, con oltre 750 milioni di fan in tutto il mondo, continua ad attrarre investimenti sempre più consistenti da parte di aziende di ogni settore.
Nel solo 2023, 275 brand distinti hanno investito in Formula 1. Per loro, la vera sfida non è decidere se entrare nel paddock, ma capire come misurare l’impatto della presenza all’interno di un ecosistema estremamente complesso.
Diversamente da sport più “statici” come calcio o basket, la Formula 1 distribuisce l’attenzione su 20 vetture, 10 team, decine di sponsor e un’infinità di asset visivi: tute, caschi, halo, livree, cartellonistica, grafiche TV, segnaletica virtuale, backdrop delle interviste. Ogni secondo di esposizione è una micro-opportunità da capitalizzare.
A tutto questo si aggiunge il fattore media. Le dirette televisive e le piattaforme OTT garantiscono un’enorme visibilità, ma sono i social media il vero campo di battaglia per il valore percepito. Qui la viralità può amplificare in modo esponenziale l’esposizione di un brand, ma anche rendere complicata la misurazione del suo reale impatto.
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Case study: il GP d’Australia 2025
Il Gran Premio d’Australia 2025 è stato il primo banco di prova della stagione. Secondo i dati di Relo Metrics, la gara di Melbourne ha generato 41 milioni di dollari in Sponsor Media Value (SMV), con 23 miliardi di impression sui social e oltre 822 milioni di interazioni. Oltre 200 marchi hanno ottenuto esposizione misurabile, con 85 brand capaci di superare i 100.000 dollari di SMV durante il weekend.
I social hanno inciso per il 73% del valore totale del brand, con Instagram che ha generato il maggior numero di post e valore aggregato (47% dei contenuti), ma con TikTok sorprendentemente più performante per singolo contenuto: 33.400 dollari per post, contro i 15.100 di Instagram.
Nonostante ciò, la trasmissione televisiva lineare resta un asset centrale: l’84% del valore da broadcast è stato generato nella sola domenica di gara, e il 56% dello screen time totale dei brand è avvenuto in gara, rafforzando il ruolo centrale dell’evento principale del weekend.
I settori dominanti: tecnologia, energia e… Red Bull
Il settore tecnologico ha registrato il più alto valore assoluto e la maggiore densità di brand con oltre 40 marchi visibili, seguito dai servizi finanziari (20 brand). A guidare la classifica dei brand:
- Red Bull – $2,6 milioni
- OKX – $1,7 milioni
- HP – $1,7 milioni
- Mercedes – $1,2 milioni
- Petronas – $1,1 milioni
- Aramco – $997.000
- Ferrari – $967.000
Nonostante un risultato sportivo modesto (Leclerc 8°, Hamilton 10°), Ferrari ha dominato i social, con oltre 17,5 milioni di interazioni e 6,7 milioni di dollari in SMV, a riprova che la brand equity può prescindere dalla prestazione sportiva.
Asset vincenti: halo, segnaletica e grafica broadcast
L’analisi dei frame TV ha confermato che la grafica broadcast è la risorsa più efficace in termini di SMV: oltre 2,7 milioni di dollari generati, nonostante meno esposizioni rispetto alla segnaletica a bordo pista (11.700 contro 27.300). Questo suggerisce che non conta solo quanto un brand è visto, ma come e dove.
La segnaletica a barriera si è confermata particolarmente redditizia: Aramco ha ottenuto 260.000 dollari, seguita da Louis Vuitton con 199.000. Anche i backdrop delle interviste si sono rivelati fondamentali per marchi come LVMH, che ha totalizzato 172.000 dollari da questa sola risorsa.
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ROI in tempo reale, la nuova sfida
Con una previsione di 800 milioni di SMV per l’intera stagione 2025, la Formula 1 si pone al vertice delle piattaforme di sponsorizzazione sportiva globale. In un mondo dove visibilità e valore sono diventati sinonimi, la capacità di attivare, misurare e ottimizzare ogni singolo punto di contatto sarà la chiave per massimizzare il ROI.
I dati lo dimostrano: la corsa al podio, oggi, non si gioca solo in pista, ma anche — e soprattutto — sugli schermi.