Prada il CEO, D’Attis lascia: cosa cambia per Luna Rossa

Gianfranco D’Attis lascia la guida del marchio Prada. Al suo posto arriva Andrea Guerra, già CEO del gruppo. Le implicazioni toccano anche Luna Rossa e il posizionamento sportivo del brand.

Luna Rossa
Nuova rotta tra moda e vela
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È una scossa ai vertici quella che attraversa il gruppo Prada: Gianfranco D’Attis lascerà il ruolo di CEO del marchio Prada a partire dal 30 giugno. A traghettare il brand in questa fase di transizione sarà Andrea Guerra, già amministratore delegato del gruppo, che assumerà la guida ad interim fino alla nomina di un successore.

Una decisione ufficialmente di comune accordo, come comunicato dall’azienda (restando in attesa di comunicazioni ufficiali), ma che secondo le prime indiscrezioni raccolte da Women’s Wear Daily sarebbe maturata in un contesto di tensioni interne e divergenze sulla visione strategica del brand ammiraglio.

La mossa giunge in un momento chiave per Prada non solo sul piano industriale, ma anche in ottica sportiva, vista la centralità del brand nel progetto Luna Rossa Prada Pirelli, team italiano protagonista dell’America’s Cup. Se la moda attraversa una fase di assestamento, la vela resta un asset strategico e identitario per il gruppo. Il cambio ai vertici potrebbe avere ripercussioni anche sul posizionamento e sulla gestione della sponsorship tecnica e mediatica legata alla campagna di Luna Rossa.

Il nodo della performance

D’Attis, manager svizzero con un passato apicale in Dior e Jaeger-LeCoultre, era stato nominato nel 2022 e aveva assunto pienamente il ruolo nel gennaio 2023, con l’obiettivo di guidare la crescita internazionale del marchio. Una missione complicata in un contesto di rallentamento generale del lusso, dove il brand Prada ha mostrato segnali di decelerazione: +12% di vendite nel 2023, +4% nel 2024 e crescita piatta nel primo trimestre 2025, sotto le attese degli analisti. Al contrario, Miu Miu – l’altro pilastro del gruppo – ha registrato numeri record (+60% nel Q1 2025), catalizzando attenzione e risorse.

Quando qualcosa non funziona, qualcos’altro deve cambiare. E quel cambiamento è arrivato. Il gruppo sta performando bene nel complesso, ma ora è il momento di rilanciare il marchio Prada, specie alla luce dell’integrazione di Versace, la cui acquisizione da parte di Prada Group dovrebbe completarsi nella seconda metà del 2025.

Governance e strategia: l’effetto domino su Luna Rossa

Il cambio ai vertici si inserisce in un periodo già complesso per il gruppo milanese, che si prepara a integrare un nuovo brand nel portafoglio (Versace) e affronta una delle fasi più delicate nella competizione velica internazionale. Luna Rossa, sponsorizzata e sostenuta da Prada sin dal 1997, rappresenta uno dei progetti di comunicazione e identità più longevi del gruppo, legando performance, innovazione e design all’immagine del brand.

La figura di Andrea Guerra, chiamata ora a gestire temporaneamente anche il brand Prada, potrebbe contribuire a rafforzare l’allineamento strategico tra sport e impresa. Con un passato decennale in Luxottica, Guerra ha dimostrato di saper valorizzare le leve del brand building attraverso canali non convenzionali, inclusi sport e tecnologia. In questo senso, il team Luna Rossa potrebbe beneficiare di una maggiore attenzione proprio nel momento in cui si intensifica la preparazione alla 37ª edizione dell’America’s Cup, in programma a Napoli nel 2027.

Stabilità di mercato e fiducia degli investitori

Nonostante il cambio, i mercati hanno reagito con stabilità. Il titolo Prada è rimasto fermo sui listini di Hong Kong, segno che gli investitori ritengono l’uscita di D’Attis più come una mossa di consolidamento che come un segnale di crisi. Equita SIM ha dichiarato che non ci saranno impatti materiali per il business, ribadendo la fiducia nel titolo, indicato come uno dei preferiti insieme a Moncler.

Miuccia Prada, co-direttrice creativa e punto di riferimento storico del gruppo, ha commentato solo a margine, distanziandosi dalla recente acquisizione di Versace, ma di fatto resta il simbolo identitario dell’azienda. In questa fase, il gruppo sembra voler distinguere chiaramente il perimetro creativo da quello manageriale, affidando a Guerra l’arduo compito di traghettare Prada verso una nuova fase di crescita equilibrata.

Oltre la moda, la rotta resta sportiva

Il passaggio di consegne al vertice del brand Prada si inserisce in una riflessione più ampia sulla necessità di consolidare strategie, rafforzare governance e affrontare le sfide dell’integrazione di nuovi asset. Ma sullo sfondo resta il legame con Luna Rossa, che non è solo una sponsorizzazione ma un’estensione identitaria del gruppo: eccellenza italiana, spirito competitivo, innovazione.

Il vento sta cambiando in casa Prada, ma la rotta sembra confermata. E Luna Rossa continuerà a portare il nome del brand nei mari del mondo, simbolo di uno stile che cerca, anche nel business, nuovi equilibri.

 

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