La stagione 2025 di Formula 1 arriva al suo epilogo a Yas Marina, Abu Dhabi, teatro dell’ultimo Gran Premio dell’anno e appuntamento decisivo per l’assegnazione del titolo piloti. Dopo 23 gare e sei Sprint che hanno attraversato il globo per oltre 7.000 chilometri di competizione, Abu Dhabi diventa il palcoscenico di una sfida a tre destinata a entrare nella storia: Lando Norris guida la classifica, tallonato da Max Verstappen e Oscar Piastri, pronti all’assalto finale.
Il weekend degli Emirati Arabi segna anche la chiusura di un’era: le vetture ad effetto suolo e alcune delle power unit che hanno caratterizzato l’ultimo ciclo regolamentare – dalle Honda di Red Bull e Racing Bulls ai motori Alpine – vivranno qui la loro ultima gara prima dell’arrivo della nuova generazione 2026. Un contesto che aggiunge ulteriore peso a un finale già carico di tensione sportiva.
Prima di volgere lo sguardo al nuovo regolamento, resta dunque un’unica certezza: tutto si deciderà ad Abu Dhabi, dove nessuno potrà più nascondersi. In attesa del verdetto finale, ecco cosa bisogna sapere sul GP che chiuderà la stagione 2025.
La resa dei conti
L’ultima tappa di Abu Dhabi si presenta come il crocevia decisivo di una stagione che ha sovvertito pronostici e gerarchie. Lando Norris arriva a Yas Marina con la possibilità concreta di chiudere il campionato da campione del mondo: un terzo posto gli basterebbe per blindare il titolo. Il britannico, però, si presenta all’appuntamento con un margine assottigliato e un rendimento altalenante nelle ultime gare, che ha riaperto spiragli insperati ai rivali.
Il più minaccioso è Max Verstappen, risalito con forza dopo la pausa estiva, quando accusava oltre cento punti di ritardo. Per rimettere tutto in discussione gli serve una vittoria e un passo falso di Norris, ma lo scenario non è impossibile, soprattutto in un contesto in cui la Red Bull si gioca anche il titolo di vicecampione.
A completare il quadro c’è Oscar Piastri, terzo in classifica, distante 16 punti dal compagno di squadra. L’australiano arriva ad Abu Dhabi reduce da un ritrovato stato di forma, ma anche con diversi rimpianti per le occasioni mancate a Baku, Las Vegas e Losail, dove errori strategici e una squalifica gli sono costati punti pesanti.
Sul risultato finale potrebbe incidere anche il rendimento degli altri top team. La Mercedes ha vissuto un finale di stagione in netta crescita e punta al secondo posto Costruttori per salutare il ciclo delle vetture a effetto suolo. Red Bull Racing, all’ultima con Yuki Tsunoda prima della promozione di Isack Hadjar, resta una minaccia concreta.
La Ferrari, invece, si presenta all’ultimo weekend come quarta forza consolidata, con una stagione ben distante dalle ambizioni espresse a inizio anno. Le parole di Leclerc, Hamilton, Vasseur e Vigna sul potenziale mondiale oggi suonano come un’eco lontana. Chiudere bene ad Abu Dhabi è l’unico modo per restituire un minimo di stabilità a un ambiente che guarda già al nuovo ciclo regolamentare come occasione di riscatto.
Il GP di Abu Dhabi sarà dunque il palcoscenico di una resa dei conti in cui tutto può ancora accadere.
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Yas Marina Circuit, il tracciato emiratino
Nato nel 2009 su una serie di isole artificiali concepite per accogliere un impianto all’avanguardia, il circuito di Yas Marina è uno dei simboli della Formula 1 contemporanea.
Dal punto di vista tecnico, è stato più volte ritoccato per migliorare la qualità delle gare. Il restyling più significativo è arrivato nel 2021: sono state rimosse due varianti nei primi settori per rendere la pista meno “stop & go” e più fluida, mentre nel terzo settore alcune curve sono state ridisegnate per aumentarne la scorrevolezza. Il risultato è un tracciato più veloce e meglio adattato alle attuali monoposto a effetto suolo, pur mantenendo un layout insidioso in alcuni punti chiave.
Il circuito misura oggi 5,281 km e prevede 58 giri in gara, per un totale di 306 km. Le curve complessive sono 16, con un’alternanza di pieghe a bassa e media velocità. Le due zone DRS restano centrali nella dinamica dei sorpassi: la prima sul lungo rettilineo che segue curva 5, la seconda sull’allungo successivo dopo curva 7, entrambe con Detection Point dedicato per massimizzare le opportunità di attacco.

Il palcoscenico ideale per l’ultimo atto
Nel panorama della Formula 1 moderna, Yas Marina rappresenta molto più di una semplice sede per il Gran Premio conclusivo. L’impianto di Abu Dhabi è stato progettato per offrire un racconto visivo continuo e, nell’era Liberty Media, è diventato l’emblema perfetto di una stagione che si chiude davanti a un’audience globale. La combinazione tra partenza al tramonto e arrivo in notturna crea un contesto scenografico unico: l’asfalto si raffredda giro dopo giro, gli elevati contrasti luminosi valorizzano ogni dettaglio delle monoposto e la regia televisiva trova nel circuito un vero set cinematografico.
Nonostante non sia il tracciato più tecnico né il preferito dai puristi, Yas Marina si è imposto come simbolo del finale di stagione. Le sue prospettive – dal passaggio sotto l’hotel all’affaccio sul porto – sono pensate per la narrazione televisiva e hanno contribuito a fissare nella memoria collettiva momenti ormai iconici: dal primo trionfo di Max Verstappen agli intrecci Hamilton-Rosberg, fino agli addii di campioni che qui hanno salutato il Circus.
Il valore del GP di Abu Dhabi va però oltre l’estetica. Negli ultimi 15 anni, quando il titolo si è deciso all’ultima gara, il tracciato ha amplificato la tensione come pochi altri. Ha determinato il Campionato Piloti nel 20% delle edizioni disputate e influito sulla classifica finale in oltre metà delle stagioni, con ripercussioni economiche rilevanti per team e piloti, fra premi, bonus e piazzamenti nei costruttori.
Ed è proprio in questo quadro che l’edizione 2025 assume un significato particolare. Il GP di Abu Dhabi non chiuderà soltanto la stagione, ma un intero ciclo tecnico, prima del cambio regolamentare. Yas Marina diventa così ancora una volta la linea di confine fra ciò che la Formula 1 è stata e ciò che sta per diventare.
Perché, al di là di vincitori e sconfitti, la sensazione che accompagna sempre l’ultimo giro ad Abu Dhabi è la stessa: il Mondiale finisce qui, in una corsa di 58 giri che pesa come se fossero mille.
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Orari e diretta TV
Il GP di Abu Dhabi sarà trasmesso in diretta integrale su Sky Sport F1 e in streaming su NOW. Sarà disponibile anche in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale), ma in differita.
Domenica 7 dicembre
- Ore 14:00: Gran Premio (diretta Sky, differita TV8 ore 17:00)
F1 Abu Dhabi: ecco tutti i record
- Circuito: Yas Marina Circuit
- Debutto in F1: 2009
- Scadenza contratto: 2030
- Record spettatori: 192mila (2024)
- Record vittorie piloti: Lewis Hamilton (5)
- Record vittorie costruttori: Red Bull Racing (7)
- Giro record in gara: Kevin Magnussen (1’25”637, Haas F1 Team, 2024)
- Giro record all time: Max Verstappen (1’22″109, Red Bull Racing, 2021)