Tempo di bilanci per Fondazione Cortina. A meno di cento giorni dalle Olimpiadi, l’ente nato nel maggio 2022 si prepara a consolidare il patrimonio di esperienze e competenze maturate in questi anni.
La missione dell’organismo promosso dal Comune di Cortina d’Ampezzo, della Provincia di Belluno e della Regione Veneto punta a trasformare i grandi eventi sportivi, e in particolare i Giochi Olimpici, in una legacy duratura per il territorio.
Oltre l’evento: la sfida della legacy
Il lavoro della Fondazione parte da una premessa ambiziosa: fare in modo che le infrastrutture e gli investimenti destinati alle Olimpiadi creino valore anche nel lungo periodo. È una sfida complessa, soprattutto in territori di montagna dove il bilanciamento tra contrasto allo spopolamento e tutela ambientale è delicato.
Un esempio emblematico è la riqualificazione della pista Eugenio Monti, ora Sliding Centre di Cortina d’Ampezzo, destinata a bob, slittino e skeleton. Il progetto – dal valore di 118,4 milioni di euro – ha suscitato dibattito anche per l’abbattimento di 560 larici, con l’impegno però di ripiantarne 12 per ciascuno, riporta Il Sole 24 Ore.
Eppure, la storia insegna che, se ben progettate e gestite, le opere olimpiche possono diventare un motore di sviluppo. Basta pensare alla trasformazione di Barcellona dopo i Giochi del 1992, che ha completamente ridisegnato il waterfront rendendolo uno dei poli turistici più attrattivi al mondo.
Tre anni di attività: i numeri della Fondazione
Dal 2022 a oggi, Fondazione Cortina ha dato vita a 25 eventi sportivi distribuiti in otto discipline, includendo anche le competizioni paralimpiche di sci e snowboard. L’impatto sul territorio è stato significativo: gli eventi della Fondazione hanno attirato oltre 40mila spettatori e generato circa 9mila pernottamenti per staff, atleti e volontari.
Hanno inoltre coinvolto più di 700 media accreditati, portato alla diffusione di oltre 115 comunicati stampa e raggiunto quasi 22 milioni di impression sui canali digitali. Nel complesso, in tre anni la spesa riversata sul territorio di Cortina e della provincia di Belluno ammonta a circa 16 milioni di euro.
Il bilancio 2025 si è chiuso con un utile di 92,2 mila euro e un patrimonio netto superiore ai 615 mila euro, un risultato che, sottolineano dall’ente, conferma il ruolo strategico della Fondazione nel sistema socioeconomico locale.
Come afferma il presidente Stefano Longo, la Fondazione «rappresenta oggi una macchina organizzativa capace di ideare e gestire progetti sportivi, culturali e sociali di elevata complessità e qualità, trasformandoli in straordinari strumenti di promozione del territorio su scala internazionale. Guardiamo con fiducia alla stagione olimpica, che ci vedrà impegnati come Event delivery entity per i Giochi 2026, e continueremo a lavorare per consolidare la legacy post-olimpica, favorendo la crescita del territorio, l’attrazione di talenti e uno sviluppo sostenibile e inclusivo».
Progetti per la comunità e per i giovani
Come braccio operativo regionale per le Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026, Fondazione Cortina ha avviato una serie di iniziative capaci di produrre benefici concreti per la comunità locale, con particolare attenzione ai giovani.
Tra queste, il Progetto Scuola ha coinvolto 3mila studenti nella sua terza edizione e, considerando l’intero ciclo triennale, ha raggiunto complessivamente oltre 5mila studenti e più di 10mila partecipanti agli eventi sportivi.
Ha inoltre attivato 19 percorsi PCTO e stage, 21 training on the job e assegnato tre borse di studio a studenti meritevoli. A ciò si aggiunge la partecipazione della Fondazione alla realizzazione di Scuola futura, il campus itinerante promosso dal Ministero dell’Istruuzione e finanziato dal PNRR, che offre laboratori e attività formative a studenti, docenti e dirigenti scolastici.
Parallelamente, il Progetto Giovani ha coinvolto finora 44 giovani talenti degli sport invernali, trasformandoli in ambasciatori del territorio. Il programma Volontariato dolomitico, invece, ha creato una vera comunità di partecipazione attiva: circa 600 volontari e oltre 25 organizzatori di eventi della provincia lavorano coordinati da una piattaforma dedicata.
Infine, lo Snow Difference Experience Roadshow ha portato in tutta la regione 23 tappe ricche di attività sportive, sfide e momenti dedicati alla cultura della montagna, coinvolgendo più di 25mila persone.