Lione guarda all’NBA: l’ASVEL fuori dai parametri Eurolega valuta la cessione della licenza al Monaco

Il club di Tony Parker non raggiunge il minimo salariale e valuta l’addio alla competizione, con la squadra del principato pronta a rilevarne il posto tra i membri permanenti della lega.

ASVEL Eurolega NBA
fase magmatica
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Riflessioni in corso in casa ASVEL Villeurbanne. Il club di basket francese, di proprietà di Tony Parker e con l’Olympique Lione come socio al 25%, è in una fase decisiva per definire il suo futuro nelle competizioni europee. 

Da un lato, il mancato rispetto delle disposizioni regolamentari legate ai limiti salariali imposti dall’Eurolega; dall’altro, le voci di una possibile cessione della licenza europea all’AS Monaco e il rientro nell’egida FIBA strizzando l’occhio all’NBA.

La violazione del minimo salariale

L’ASVEL è l’unico club della competizione a non aver raggiunto l’80% del livello minimo di spesa salariale (lower remuneration level) stabilito dal nuovo regolamento dell’Eurolega e fissato a 5,8 milioni di euro

Secondo le norme, la cifra rappresenta il 32% dei ricavi medi dei tredici club azionisti nelle ultime due stagioni. Le disposizioni prevedono che già all’avvio della competizione vengano impegnati i quattro quinti del valore. 

Il club si è infatti fermato a 4,55 milioni di euro, inferiore all’importo di 4,64 milioni che corrisponde all’80% dell’ammontare da raggiungere entro la fine del periodo di registrazione dei cestisti.

Le conseguenze pratiche

Il mancato rispetto del limite inferiore costringe ora l’ASVEL a colmare la differenza distribuendo la parte mancante ai giocatori in rosa, pena la classificazione come club inadempiente. 

Entro febbraio 2026 – quando verranno cristallizzate le rose – la società dovrà comunque raggiungere il livello previsto per restare conforme al nuovo sistema di controllo economico introdotto quest’anno.

Il regolamento, approvato anche dallo stesso club, prevede per la prima volta nella storia dell’Eurolega un doppio vincolo salariale – minimo e massimo – con sanzioni economiche e sportive per chi non si adegua.

Le fragilità finanziarie

L’ASVEL viene da un periodo tribolato a livello finanziario. Nel maggio scorso, il Tribunal des Comptes della regione di Lione ha pubblicato un rapporto severo sui conti del club, definendo il suo modello “strutturalmente deficitario e con capitale sociale insufficiente”, riporta 2Playbook.

L’audit, riferito al periodo 2018-2023, ha evidenziato bilanci chiusi sempre in perdita e una crescita costante della massa salariale non accompagnata da un pari aumento dei ricavi, segnalando uno squilibrio sostanziale.

Il documento sottolinea inoltre le difficoltà legate ai mancati pagamenti di alcuni sponsor – in particolare Skweek, che avrebbe versato solo 2 dei 7 milioni annui promessi – e la fine del contratto con OL Groupe nel 2024.

La cessione della licenza al Monaco

Sul piano sportivo e strategico, l’ASVEL starebbe valutando di abbandonare l’Eurolega già dalla prossima stagione. Secondo Le Progrès, il club di Villeurbanne potrebbe cedere la propria licenza pluriennale all’AS Monaco

Attualmente, il Monaco partecipa all’Eurolega tramite inviti, disponendo attualmente di una licenza triennale, ma da tempo aspira a ottenere un posto permanente nella massima competizione europea per club.

Per la società del Principato, l’acquisizione della licenza rappresenterebbe un passaggio decisivo verso la stabilità e un riconoscimento del proprio progetto sportivo, che negli ultimi anni ha mostrato ambizioni sempre più solide.

Il rientro nell’egida FIBA

Per l’ASVEL, invece, la cessione della licenza potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase. Tony Parker starebbe guardando con interesse a un futuro nella Basketball Champions League (BCL) della FIBA, con l’obiettivo di inserirsi successivamente nella futura Lega Europea promossa dalla NBA, attesa tra il 2027 e il 2028.

Una mossa di questo tipo nel breve termine permetterebbe al club di Villeurbanne di ridurre i costi e ricostruire un modello sostenibile, in linea con le raccomandazioni del Tribunale dei Conti, e nel futuro di incrementare esponenzialmente i ricavi.

Se la trattativa con il Monaco dovesse concretizzarsi, le conseguenze sarebbero significative per l’intero panorama del basket continentale, i cui equilibri sono al momento magmatici per via dei progetti annunciati da oltreoceano.

La vicenda riflette le crescenti pressioni economiche e competitive che molti club stanno affrontando nel nuovo ecosistema del basket europeo: un contesto in cui la sostenibilità finanziaria sta diventando tanto importante quanto i risultati sul parquet.

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