NBA Europe: si accende il derby tra Inter e Milan

La lega statunitense accelera sul progetto di una competizione europea dal 2027-28. Milano tra le città chiave, con RedBird e Oaktree pronte a scendere in campo.

RedBird tennis Milan NBA
gli scenari a milano
Gerry Cardinale (Credit image: Ufficio Stampa AC Milan)

Passi avanti verso l’Europa. Un campionato NBA nel Vecchio Continente sta assumendo sempre più i contorni un progetto concreto che potrebbe prendere il via già nella stagione 2027-28.

La nuova lega, organizzata direttamente dalla lega statunitense in collaborazione con FIBA, coinvolgerà 16 squadre europee e segnerà una svolta storica per il panorama cestistico continentale.

E a Milano qualcosa si muove: Milan e Inter vogliono essere della partita. Entrambe, con RedBird e Oaktree al lavoro dietro le quinte, studiano come inserirsi nel progetto di una franchigia milanese che la NBA intende creare con decisione, riporta La Gazzetta dello Sport.

L’idea di un campionato NBA europeo prende sempre più forma, nelle ultime settimane la lega americana ha accelerato i tempi, con iIl commissioner Adam Silver e il suo vice Mark Tatum che hanno svelato i dettagli del nuovo torneo.

Il progetto NBA Europe

«Il piano iniziale è di avere squadre permanenti in 10-12 città, principalmente in Regno Unito, Spagna, Italia, Francia e Germania. Forse anche in Turchia e Grecia. Pensiamo a un mix di squadre già esistenti, nuove franchigie e club di calcio che vogliono investire nel basket», ha dichiarato Tatum in una conference call.

Il modello NBA Europe, sviluppato insieme alla FIBA, prevede un torneo composto da 16 squadre. Di queste, 12 saranno membri permanenti, mentre le altre 4 verranno selezionate ogni anno sulla base del merito sportivo, con particolare attenzione alla Basketball Champions League, coppa sotto l’egida della federazione globale.

Le squadre parteciperanno anche ai rispettivi campionati nazionali, mantenendo dunque un legame con le proprie leghe di appartenenza. L’obiettivo a medio termine è quello di raddoppiare il numero delle squadre fisse nell’arco di 7-10 anni, così da ampliare la portata della competizione e coinvolgere nuovi Paesi europei.

Il costo di ingresso sarebbe tra 250 e 500 milioni di dollari: tra le prime candidate a entrare ci sarebbero Real Madrid, Barcellona, PSG, Bayern Monaco, Manchester City e Fenerbahçe. Il via è previsto tra due anni, subordinato all’approvazione dei board di FIBA e NBA.

Milano nel mirino: le mosse di Cardinale

In Italia l’NBA punta a Roma e Milano. Per il capoluogo lombardo, Silver dialoga da tempo con Gerry Cardinale, fondatore di RedBird e proprietario del Milan, che sembra essere partito in anticipo. 

Due giorni fa Adam Silver è stato ospite all’assemblea generale di RedBird a New York, dove erano presenti anche Paolo Scaroni, Giorgio Furlani e Zlatan Ibrahimović.  Un segnale evidente di un dialogo consolidato.

Già nel 2022, il presidente del Milan aveva parlato di una proprietà multisportiva, e non va dimenticato che LeBron James, tramite Main Street Advisors, è un investitore passivo nel Milan. Tutti indizi che rafforzano l’idea di un possibile ingresso rossonero nel progetto NBA Europe.

L’interesse di Oaktree

Dall’altra parte, Oaktree, con sede principale a Los Angeles, ha competenze e contatti diretti nel mondo americano dello sport. La disponibilità economica non manca, e il fondo vuole giocare le proprie carte. In viale della Liberazione, sanno che la partita del basket potrebbe aprire nuovi scenari di business e visibilità globale.

L’Inter, dal canto suo, segue la questione da vicino: Oaktree, il fondo americano che controlla il club nerazzurro, ha già il dossier sul tavolo e considera il progetto “uno dei grandi temi per il futuro prossimo”.

Le due proprietà potrebbero diventare rivali anche fuori dal calcio: resta infatti da definire se nascerà un “derby” per la franchigia NBA milanese o prevarrà la collaborazione con i club che convergeranno su un unico progetto.f

Il nodo Olimpia Milano

Il quadro milanese è ulteriormente complicato dal ruolo dell’Olimpia Milano e del gruppo Armani, che ha già espresso l’intenzione di continuare a investire nel basket anche dopo la scomparsa di Giorgio Armani.

Resta da capire se i biancorossi verrano coinvolti direttamente oppure se la futura franchigia NBA sarà alternativa all’Olimpia o ancora se le due realtà potranno convivere o integrarsi. Sul tema si attendono ulteriori sviluppi, al momento nemmeno la NBA sembra avere una risposta definitiva.

NBA Europe e il rapporto con l’Eurolega

La nuova lega NBA in Europa nasce con un obiettivo chiaro: espandere il marchio americano e creare un prodotto di intrattenimento di scala continentale. Resta un grande punto interrogativo rispetto al destino dell’Eurolega, oggi il massimo torneo europeo

Tatum prova a chiarire: «Crediamo che nel sistema di basket che abbiamo in mente ci sia posto per ogni club in Europa, compresi quelli dell’Eurolega. Pensiamo esista il modo per farlo, continueremo a lavorare con FIBA e Eurolega per trovare una soluzione»..

Nei prossimi due mesi si capirà in che modo Olimpia, RedBird e Oaktree dovranno trovare un equilibrio, con Milano che si candida ad essere una delle capitali europee del nuovo basket NBA.

Nel frattempo la NBA accelera i contatti con FIBA per definire la struttura definitiva. Una cosa è certa: la rivoluzione è dietro l’angolo.

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