Jasmine Paolini prenota il ticket per Riyadh. L’azzurra esce in semifinale al 500 di Ningbo, sconfitta nettamente da Elena Rybakina (6-3 6-2), ma il ko non le impedisce di raggiungere la qualificazione alle WTA Finals anche nel singolare.
Per la numero uno d’Italia è la seconda volta consecutiva tra le migliori otto della stagione dopo la partecipazione del 2024, dove non è riuscita ad andare oltre alla fase a gironi del torneo che chiude la stagione.
La corsa all’ultimo posto
Decisivo, per blindare il pass, il successo nei quarti di finale contro Belinda Bencic al termine di una vera maratona da tre ore e venti minuti. Con quel risultato Paolini è salita a 4325 punti nella Race, issandosi al settimo posto e superando di misura Mirra Andreeva, ferma a 4320 punti.
La russa, infatti, ha scelto di non prendere parte né al WTA 500 di Tokyo né al WTA 250 di Guangzhou, rinunciando così a tentare il controsorpasso. A questo punto, l’ultimo posto disponibile per le Finals sarà una corsa ristretta a due: Rybakina e Andreeva.
La kazaka, apparsa in grande forma a Ningbo e poi vincitrice in finale contro Ekaterina Alexandrova (3-6 6-0 6-2), ha il destino nelle proprie mani: le basterà vincere almeno due partite a Tokyo per completare il sorpasso definitivo e scalzare la russa dall’ottavo posto.
Le qualificate
Paolini, dal canto suo, dopo aver archiviato la qualificazione ha deciso di rinunciare al torneo di Tokyo, dove sarebbe stata testa di serie numero uno, per ricaricare le energie in vista dell’evento di fine stagione.
Oltre alla qualificazione nel singolare, l’azzurra era già certa da settembre della presenza alle Finals anche nel doppio insieme a Sara Errani, confermando così un 2025 da protagonista assoluta del tennis italiano.
A Riyadh troverà un parterre di altissimo livello: hanno già staccato il biglietto Aryna Sabalenka (numero uno del mondo), Iga Swiatek, Coco Gauff, Amanda Anisimova, Jessica Pegula e Madison Keys (in dubbio per un problema fisico).
Per Paolini sarà l’occasione per chiudere una stagione importante, impreziosita dal trionfo agli Internazionali d’Italia a Roma, dove è diventata la prima campionessa azzurra in singolare femminile negli ultimi quarant’anni.