Quando il cinema incontra lo sport, nascono strategie di marketing innovative. È il caso dei Seattle Kraken, franchigia NHL che ha trasformato un elemento scenografico come il casco del blockbuster F1 The Movie in un premio da consegnare al miglior giocatore di ogni partita.
L’iniziativa porta la firma di Jerry Bruckheimer, leggendario produttore hollywoodiano da 82 anni (Top Gun: Maverick, Pirati dei Caraibi) e investitore della squadra di hockey. Un perfetto esempio di sinergia tra le sue diverse attività imprenditoriali.
Un’idea nata dalla passione per il cinema
L’intuizione è arrivata dal capo allenatore Lane Lambert, subentrato la scorsa primavera. Dopo aver assistito a una proiezione anticipata di F1 The Movie, Lambert ha riconosciuto nel messaggio della pellicola un’ispirazione applicabile alla sua squadra. Ha quindi chiesto se fosse possibile ottenere una replica del casco indossato dall’attore.
Ron Francis, presidente delle operazioni hockey dei Kraken, ha contattato Bruckheimer, che ha accolto con entusiasmo la proposta. «È un’idea davvero interessante. Sono caschi molto belli», ha dichiarato il produttore.
Ottenuta l’autorizzazione dai detentori dei diritti del film, Bruckheimer si è rivolto a Bell Racing, il produttore originale. La sfida principale? I caschi da corsa vengono realizzati su misura, modellati esattamente sulla testa del pilota.
«Quando hanno realizzato il casco per Brad, l’interno era modellato sulla forma esatta della sua testa. Nelle corse funziona così, – spiega Bruckheimer. – In questo caso, abbiamo dovuto far realizzare un casco extra-large speciale, in modo che potesse adattarsi alla testa di ogni giocatore».
Il risultato è una replica fedele del casco APX GP 2005 completo del numero 7 e della firma “Sonny”, proprio come quello utilizzato nel film.
Il debutto
Il casco è stato svelato il 9 ottobre scorso, dopo la vittoria per 3-1 contro gli Anaheim Ducks nella prima partita casalinga della stagione 2025/26 – la prima vittoria inaugurale nella storia della franquicia.
Il primo destinatario non poteva essere più appropriato. Joey Daccord, portiere che ha parato 35 tiri su 36 e che, per coincidenza, è un grande appassionato di Formula 1, tanto da curare contenuti promozionali per il circus sul social media della squadra.
La seconda assegnazione è andata a Jared McCann, autore del gol vittoria in overtime contro i Vegas Golden Knights con soli quattro secondi rimasti sul cronometro.
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La strategia: cross-promotion tra sport e entertainment
L’iniziativa rappresenta un caso di studio interessante di come le proprietà sportive possano sfruttare asset crossmediali per rafforzare il proprio brand. F1 The Movie, diretto da Joseph Kosinski e co-prodotto dal sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, ha incassato oltre 600 milioni di dollari al botteghino dal lancio di fine giugno.
«Nel film c’era un pilota underdog, giusto? E noi abbiamo una squadra underdog», sottolinea Bruckheimer, tracciando il parallelo tra la narrativa cinematografica e la realtà sportiva dei Kraken, la franchigia più giovane della NHL, nata nella stagione 2021/22.
Per Bruckheimer, che passa circa 200 giorni all’anno fuori da Los Angeles per produzioni cinematografiche e televisive, il coinvolgimento con i Kraken rappresenta un ritorno alle passioni giovanili. Cresciuto a Detroit negli anni ’50, guardava i Red Wings dalle tribune più economiche insieme al padre.
«Voglio solo vedere i tifosi divertirsi, – afferma. – Sedermi qui e assorbire tutto questo, per me è ciò che traggo maggiormente da questa esperienza».
L’iniziativa del casco F1 si inserisce in una tradizione dei Kraken di premi creativi post-partita. In precedenza, la squadra aveva utilizzato il “Davy Jones Hat” creato da Bruckheimer, poi sostituito la scorsa stagione da una cintura da wrestling.
Quando il marketing diventa cultura
Questo caso evidenzia come le moderne organizzazioni sportive cerchino costantemente nuove modalità per coinvolgere audience diverse e mantenere alto l’interesse mediatico. L’alleanza tra Formula 1 e sport americani – tradizionalmente distanti – rappresenta un tentativo di espandere la fanbase oltre gli appassionati tradizionali.
Per i Kraken, il casco non è solo un trofeo: è un simbolo di ambizione, un ponte tra mondi diversi e uno strumento di storytelling che lega la narrativa cinematografica all’epica sportiva quotidiana.
Come ha concluso Bruckheimer con una sintesi efficace quando gli è stato chiesto di riassumere il significato del premio: «Vincere». E nell’aprire la stagione con due vittorie consecutive, i Kraken sembrano aver recepito il messaggio.