Dopo settimane di indiscrezioni, arriva la conferma ufficiale: McLaren Racing cambia definitivamente pelle. Il fondo sovrano del Bahrein, Mumtalakat, e il gruppo di investimenti con base ad Abu Dhabi CYVN Holdings hanno completato l’acquisizione del restante 30% della divisione corse, portando così al 100% il loro controllo sul team di Woking.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, e anticipato su Sport e Finanza, l’operazione certifica una valutazione record da 4,1 miliardi di dollari, nuovo punto di riferimento per l’industria della Formula 1. Una cifra che consolida la centralità dei capitali mediorientali nel futuro del team britannico e che segna un ulteriore capitolo nella trasformazione economica e sportiva della categoria.
Zak Brown: «La Formula 1 è solo all’inizio»
Il CEO Zak Brown ha commentato l’accordo sottolineando come la crescita del team e, più in generale, della Formula 1 non sia destinata a fermarsi:
«Lo sport sta crescendo in ogni direzione. L’introduzione del tetto ai costi ha stabilizzato la situazione finanziaria delle squadre e aumentato la competitività. Gli spettatori continuano a crescere, così come sponsor e partner. Credo che ci sia ancora molto margine di sviluppo».
Brown ha respinto con decisione l’idea che le valutazioni delle scuderie abbiano raggiunto il loro picco.
“Ogni volta che in qualsiasi sport si registra un accordo record – ha spiegato – viene definito eccessivo. Ma guardando cinque anni dopo, i valori sono sempre più alti. La Formula 1 continuerà su questa strada».
Domanda superiore all’offerta
Il manager americano ha evidenziato come l’attuale calendario da 24 gare non sia sufficiente a coprire l’interesse globale: la richiesta effettiva, secondo lui, arriverebbe a 30 Gran Premi. Un dato che conferma il forte appeal commerciale della categoria, capace di attrarre marchi di livello assoluto come Mastercard e Google, oggi partner diretti di McLaren.
Sul piano sportivo, Brown ha sottolineato il livello di competitività raggiunto. Nella scorsa stagione hanno vinto quattro team diversi, con sette piloti capaci di conquistare più di una gara. Numeri che, a suo dire, rappresentano un unicum nei suoi oltre trent’anni di esperienza nel motorsport.
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Formula 1 tra business e intrattenimento
Oltre al lato sportivo, il contesto mediatico gioca un ruolo centrale. Produzioni come Drive to Survive di Netflix hanno contribuito a trasformare la Formula 1 in un fenomeno globale, capace di intercettare un pubblico nuovo e trasversale.
«La domanda per i Gran Premi non è mai stata così alta. In molti sensi, credo che questo sia solo l’inizio», ha dichiarato Brown.
Un futuro con basi solide
Con l’acquisizione conclusa, McLaren Racing potrà contare su una proprietà finanziariamente robusta, pronta a sostenere le ambizioni sportive e commerciali della squadra.
L’operazione non solo ridisegna l’assetto societario del team di Woking, ma conferma la Formula 1 come una delle industrie sportive più redditizie al mondo, capace di attrarre investimenti record e di consolidare il proprio ruolo nel panorama globale.