Il valore economico dello sport lo raccontano i numeri: basta considerare che lo scorso anno l’industria sportiva italiana ha generato 4,7 miliardi di euro di export, pari all’1,38% del PIL e che complessivamente il comparto ha creato 24,7 miliardi di euro di valore aggiunto.
Ma il valore intrinseco di un settore come quello sportivo è rappresentato anche dallo strumento di diplomazia internazionale che esso rappresenta e che passa senza dubbio dalle grandi manifestazioni sportive ma anche dalla capacità industriale.
E la Giornata dello Sport Italiano nel Mondo, alla sua seconda edizione e in programma oggi pomeriggio a Villa Madama, è stata promossa dalla Farnesina con l’obiettivo di valorizzare questa industria agli occhi del mondo.
L’evento, organizzato dal Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese Mauro Battocchi, vedrà la partecipazione del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi.
«La lezione dello sport è chiara: si vince solo facendo squadra. L’Italia è una grande squadra che cresce, compete e dialoga nel mondo proprio come fa nello sport – dichiara il ministro Tajani – . Per questo fin dall’inizio del mio mandato ho voluto specificamente rafforzare l’azione di diplomazia dello sport, parte integrante della strategia di crescita che voglio imprimere sempre di più nel DNA della Farnesina. I grandi eventi che raccontiamo sono peraltro opportunità eccezionali sotto tutti i profili, economici, sociali e culturali»
Un mercato globale da 119 miliardi di euro: trainano abbigliamento e calzature
Secondo l’analisi della Fondazione Manlio Masi, il mercato mondiale dei beni sportivi nel 2023 ha toccato i 119 miliardi di euro, in calo rispetto ai 142 miliardi del 2022.
I segmenti principali sono calzature e abbigliamento (28,5 miliardi, 23,8% del totale), fitness (22,2 miliardi, 18,5%), biciclette e componentistica (20,3 miliardi, 17%) e integratori (14 miliardi, 11,6%).
Il Made in Italy sportivo si posiziona al quinto posto mondiale con una quota del 3,8%, la seconda più alta in Europa, superando l’incidenza dell’export italiano complessivo (2,9%).
Punte di eccellenza si registrano negli sport invernali (11% della quota globale, terzo posto), nella caccia e pesca (9,6%, secondo posto) e negli sport acquatici (5%, quarto posto).
Industria sportiva italiana : i mercati principali si confermano Usa, Francia e Germania
Nel 2024, i principali sbocchi dell’export sportivo italiano sono stati Stati Uniti (675 milioni di euro), Francia (567 milioni) e Germania (526 milioni), che insieme assorbono quasi metà del giro d’affari complessivo.
I settori più rilevanti restano calzature e indumenti sportivi (1,1 miliardi), fitness (878 milioni), biciclette e componentistica (759 milioni) e caccia e pesca (559 milioni).
L’industria sportiva italiana può crescere ulteriormente puntando sul segmento medio-alto, evitando la competizione sui prezzi con i produttori asiatici.
Il potenziale ancora da cogliere è stimato nell’ordine di 650 milioni di euro, con opportunità in particolare per calzature e abbigliamento (+155 milioni), caccia e pesca (+138 milioni) e fitness (+101 milioni).
Prospettive positive anche per biciclette e componentistica (+95 milioni), sport invernali (+60 milioni), sport acquatici (+45 milioni) e integratori (+23 milioni). Le principali direttrici di sviluppo guardano ai mercati di riferimento europei e del Nord America ma anche al Far East.
Da Milano Cortina a Giochi del Mediterraneo: l’impulso degli eventi sportivi 2026
Un ulteriore impulso alla crescita del comparto industriale sportivo italiano è rappresentato dal ruolo strategico degli eventi sportivi sul territorio nazionale per la promozione internazionale.
L’attenzione è rivolta ai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano‑Cortina 2026, che dovrebbero generare un impatto economico di 5,3 miliardi di euro, con un’eredità infrastrutturale di 3 miliardi, grazie a un modello diffuso che valorizzerà varie regioni del Paese.
In seguito i riflettori si accenderanno sui Giochi del Mediterraneo a Taranto 2026, pensati per rafforzare il ruolo dell’Italia come hub sportivo e culturale del Mediterraneo per poi spostarsi, nel 2027, su Napoli con l’America’s Cup.
Il Governo, insieme a CONI e CIP, ha attivato un Tavolo permanente e la nomina di nuovi “Ambasciatori della diplomazia dello sport” per coordinare oltre 300 eventi promozionali in tutto il mondo, valorizzando il Made in Italy sportivo e consolidando la strategia di diplomazia dello sport della Farnesina.