La 38ª edizione dell’America’s Cup – che si terrà nel 2027 – si prepara a sbarcare a Napoli, trasformando il golfo partenopeo in uno dei palcoscenici sportivi più affascinanti del pianeta. Non sarà soltanto la competizione velica più prestigiosa al mondo a catalizzare l’attenzione, ma anche il racconto televisivo che porterà le immagini del Vesuvio e di Castel dell’Ovo nelle case di milioni di spettatori.
«La città che farà da sfondo e questo è uno degli aspetti più suggestivi – spiega Mark Sheffield, responsabile del broadcasting internazionale dell’evento, a Il Mattino. – Il Vesuvio, il Castel dell’Ovo indicheranno immediatamente al pubblico che siamo a Napoli. L’anfiteatro naturale della città avvolge il campo di regata, offrendo agli spettatori la possibilità di vivere la gara da vicino, trasformando ogni terrazzo e finestra in un punto privilegiato».
L’unicità dell’America’s Cup
Secondo Sheffield, l’America’s Cup rappresenta un unicum nel panorama sportivo globale: «È una fusione di storia, tecnologia, innovazione, natura, lavoro di squadra e dedizione. Richiede l’analisi dei dati e il livello di innovazione della Formula 1, il prestigio e la tradizione di Wimbledon, e la dedizione olimpica di un team che lavora come un corpo unico».
A rendere speciale l’edizione napoletana sarà il legame con il territorio. Napoli non è solo mare: è gente, stile di vita. Per questo, spiega Sheffield nel corso dell’intervista, verranno mostrate anche storie, il cuore pulsante della città.
«La nostra strategia visiva incorporerà i colori e le atmosfere della città nel brand dell’evento, nella grafica televisiva e nei contenuti social».
Innovazione tecnologica e produzione globale
Il broadcasting della Coppa America ha spesso anticipato le grandi innovazioni televisive: dai microfoni indossati dagli atleti alle telecamere di bordo, fino alla grafica aumentata generata dagli elicotteri. Negli ultimi anni, grazie anche alla collaborazione con Capgemini, è stata introdotta WindSight IQ, tecnologia in grado di rendere visibili velocità e direzione del vento in tempo reale.
Per Napoli si prevede un impegno produttivo simile a quello di Barcellona 2024: 47 giorni di dirette, oltre 50 programmi di highlights, quasi 500 interviste in otto lingue e una squadra di 120 professionisti. Ogni imbarcazione sarà dotata di un sistema multimediale personalizzato, con telecamere 4K e microfoni ambientali, mentre due elicotteri garantiranno le immagini panoramiche integrate da overlay grafici ad alta precisione. L’International Broadcasting Center sarà allestito a Bagnoli.
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Un evento che unisce sport, turismo e business
L’edizione napoletana sarà resa ancora più speciale dalla presenza di Luna Rossa, il team italiano che potrà contare sull’entusiasmo dei tifosi di casa.
«A Barcellona – ricorda Sheffield – abbiamo visto oltre 10mila neozelandesi radunarsi sul porto per sostenere Team New Zealand. A Napoli ci aspettiamo un coinvolgimento ancora maggiore, soprattutto grazie alla passione dei tifosi italiani».
La manifestazione non sarà soltanto un evento sportivo, ma un catalizzatore turistico ed economico per la città. Le fan zone, il villaggio della regata, l’ospitalità locale e la risonanza internazionale promettono di trasformare l’America’s Cup 2027 in un’occasione unica per il territorio.
«Il messaggio che vogliamo trasmettere – conclude Sheffield – è che chi guarda da casa desidererà essere qui, vivere la passione e l’energia che solo Napoli e i napoletani sanno esprimere».
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