Fase magmatica per la pallacanestro globale. L’immagine diffusa su Instagram da Miško Ražnatović – uno dei principali procuratori del basket europeo – ha suscitato grande attenzione nel mondo dello sport professionistico.
La foto ritraeva Ražnatović insieme a LeBron James e Maverick Carter su un’imbarcazione al largo della Costa Azzurra. Sebbene sui social siano subito circolate ipotesi su possibili scenari di mercato tra Lakers e Nuggets, dietro l’incontro si celava altro.
I dialoghi in corso per la nuova competizione
Secondo fonti vicine al dossier riportate da Front Office Sports, il tema dell’incontro sarebbe stato la creazione di una nuova lega globale di pallacanestro, supportata da Carter e da un network di investitori internazionali.
Le discussioni avrebbero avuto come focus il piano già delineato da Carter e trapelato nei mesi scorsi: un campionato itinerante composto da 12 squadre (sei maschili e sei femminili), attive a rotazione in otto grandi città del mondo.
Il debutto sarebbe previsto per l’autunno del 2026, come suggerito anche dalla didascalia criptica del post pubblicato da Ražnatović: «L’estate del 2025 è il momento perfetto per pianificare un grande autunno 2026».
I finanziatori dietro al progetto da 5 miliardi di dollari
Il progetto, ancora in fase di fundraising, punta a raccogliere circa 5 miliardi di dollari. Tra gli investitori già coinvolti figurano il governo di Singapore, SC Holdings, il fondo sovrano saudita (PIF), UBS, il fondatore di Skype Geoff Prentice e l’ex dirigente Facebook Grady Burnett.
La struttura economica della lega dovrebbe ricalcare modelli innovativi già visti in altri sport come nel caso di LIV Golf e della Formula 1, con format itinerante e visione globale per coinvolgere i fan in ogni angolo del globo.
A differenza dell’attuale struttura NBA, i giocatori coinvolti dovrebbero avere accesso a quote di proprietà della lega o delle squadre, replicando quanto proposto da “Unrivaled”, la nuova lega femminile alternativa alla WNBA.
Una prospettiva che entra in contrasto con le attuali regole della lega statunitense, che vietano la partecipazione azionaria ai giocatori: un limite criticato apertamente da figure come Jaylen Brown.
Una rivale per la NBA? Investitori alla ricerca di 5mld per una lega globale
Le implicazioni sul panorama delle competizioni globale
Ražnatović, al centro delle trattative, è un attore chiave del basket europeo. La sua agenzia BeoBasket – con sede a Belgrado – collabora stabilmente con Excel Sports Management (USA) e rappresenta alcuni dei migliori talenti europei, tra cui Nikola Jokić e Ivica Zubac.
Nel frattempo, anche la NBA guarda con crescente interesse all’Europa. Il commissioner Adam Silver ha dichiarato lo scorso marzo che la lega è pronta a «passare alla fase successiva» nell’ambito di una potenziale espansione continentale, in collaborazione con FIBA.
Il progetto NBA si discosterebbe però dal modello di Carter, in quanto più orientato alla creazione di franchigie stabili in città europee e britanniche. In questa direzione si inserisce anche l’annuncio delle due partite di regular season che si disputeranno nel gennaio 2026 tra Grizzlies e Magic, una a Berlino e l’altra a Londra.
Lo sguardo rivolto al futuro
Se confermato, il progetto Carter rappresenterebbe una scossa profonda nell’assetto globale del basket professionistico, introducendo una lega cross-continentale svincolata dalle logiche federative e aperta a capitali privati e modelli ibridi tra sport e intrattenimento.
L’incontro a Saint-Tropez, tra il volto più iconico del basket NBA, un imprenditore visionario e uno dei più influenti agenti europei, è un segnale chiaro verso una possibile rivoluzione nel panorama delle competizioni cestistiche.