Sulla terra rossa francese ha trionfato Alcaraz, sull’erba verde inglese ha avuto la meglio Sinner. Uno slam a testa e via, attraverso i prossimi tornei intermedi – se così si possono definire dei Master 1000 – verso l’ultimo Slam in palio dell’anno, l’US Open sul cemento newyorkese.
Ma se per i protagonisti del tennis “archiviato” un torneo – e ancor meglio se con il titolo messo in bacheca – si passa al successivo per gli organizzatori delle kermesse, il post torneo conta quasi quanto la fase preparatoria e lo svolgimento stesso.
Perché è il momento di ragionare su cosa ha funzionato bene e cosa meno. Si tirano le somme, anche per manifestazioni secolari e dall’appeal globale, perché è sempre possibile – se non doveroso – migliorare qualcosa.
E dal Roland Garros hanno migliorato, e non di poco, i numeri sul fronte dei diritti televisivi.
Roland Garros diritti tv: le stime di GlobalData
Secondo le stime di GlobalData, riportate da Palco23, l’edizione 2025 del torneo ha generato 150 milioni di euro dai diritti televisivi, in forte crescita rispetto ai 115 milioni stimati nel 2024 (+30%).
Un incremento legato in particolare all’accordo siglato con Warner Bros. Discovery per la distribuzione internazionale dei diritti, entrato in vigore proprio in questa stagione.
La finale maschile dell’8 giugno 2025 tra Alcaraz e Sinner ha totalizzato oltre 5 milioni di spettatori complessivi con uno share medio del 38%, diventando così il programma più visto di sempre nel portfolio italiano di Warner Bros. Discovery.
Il picco d’ascolto ha raggiunto 7,3 milioni di spettatori così come lo share all’apice ha superato il 44,4%.
Numeri confermati anche in Spagna – patria di Alcaraz – e sul mercato domestico francese, dove la strategia di distribuzione ha confermato la partnership tra France Télévision e Amazon Prime Video.
Ma la vera spinta alla crescita è arrivata dall’accordo siglato con Warner Bros. Discovery per la distribuzione internazionale, entrato in vigore nel 2025.
Il gruppo americano ha assicurato la diffusione globale attraverso i propri canali, in particolare Eurosport, che in Italia è stato disponibile anche su Sky fino alla recente interruzione del contratto.
Anche le sponsorizzazioni hanno mantenuto un buon livello, generando 63 milioni di euro, in linea con l’anno precedente ma con un incremento marginale di 2,3 milioni di euro grazie a nuovi accordi attivati in corso d’anno.