Lega Basket, parte l’era Gherardini: «Serve un’identità forte per crescere»

Dopo il passaggio di consegne con Umberto Gandini, lunedì prossimo il nuovo presidente sarà operativo. Tra i temi caldi: diritti TV, sostenibilità e rilancio dei settori giovanili.

Maurizio Gherardini
Nuovo ciclo LBA
Maurizio Gherardini, presidente LBA. Image Credit: LBA

La Serie A di basket apre un nuovo ciclo. Dopo il formale passaggio di consegne con Umberto Gandini, Maurizio Gherardini si prepara a iniziare ufficialmente il suo mandato da presidente della Lega Basket Serie A, con l’insediamento operativo previsto per lunedì prossimo. Un cambio al vertice che arriva in un momento delicato per il movimento, tra la definizione dei nuovi diritti televisivi e le sfide legate alla competitività, alla sostenibilità finanziaria e allo sviluppo dei club.

Nella prima fase vi sarà comunque una sorta di tandem tra Gherardini e Gandini con quest’ultimo che affiancherà il neopresidente.

Dirigente tra i più titolati d’Europa – 31 trofei conquistati in carriera, l’ultimo triplete con il Fenerbahce – Gherardini torna in Italia dopo 19 anni con una missione diversa rispetto al passato: costruire una Lega solida, moderna e riconoscibile. «Questa prima fase sarà soprattutto di ascolto e analisi – ha spiegato ai microfoni di Radio Rai 1 negli scorsi giorni –, per conoscere le realtà della Serie A e definire insieme le priorità su cui costruire il futuro».

LBA era Gherardini: la roadmap del nuovo presidente

A promuovere la candidatura di Gherardini sono stati alcuni club italiani – tra i primi Treviso Basket – che hanno individuato nella sua figura il profilo ideale per guidare un processo di rilancio dell’intero sistema. «LBA deve avere un’identità precisa – ha sottolineato Giovanni Favaro, segretario generale del club veneto, spiegando che la sfida sarà -, migliorare efficienza e visibilità della Lega», facendo leva sull’esperienza internazionale di Gherardini.

Il dirigente ha ribadito i suoi primi obiettivi a Sabato Sport su Rai Radio 1: «Per me questa prima fase è di studio e apprendimento. Voglio conoscere bene le 16 realtà che compongono la Lega, ascoltarle e confrontarmi con loro per costruire una visione condivisa». Il nuovo presidente ha parlato di un cambio di prospettiva: «Dalla gestione di un singolo club alla guida di un sistema composto da sedici società, che devono percepire la Lega come la loro casa, grazie ai servizi offerti».

Guardare all’Europa: tra modelli virtuosi e Fair Play finanziario

Uno dei temi chiave della visione di Gherardini è il confronto con le leghe più strutturate d’Europa. L’obiettivo sarà «comprendere cosa funziona altrove e cosa può essere adattato alla realtà italiana, sia in termini di regole che di modelli organizzativi». In questo senso, il neoeletto presidente ha ricordato il suo impegno nel Board dell’Eurolega e i recenti sforzi per introdurre un sistema di Financial Fair Play, che dovrebbe entrare in vigore nel 2026: «C’è ancora molto da capire, ma il concetto di sostenibilità deve diventare centrale per l’intero movimento».

Sul tema del Salary Cap, Gherardini ha riconosciuto che il modello NBA resta complesso ma efficace: «È sempre stato alla base dell’equilibrio della lega americana e, non a caso, se ne parla anche in ottica europea».

Giovani, club e sostenibilità: gli assi portanti della strategia

Tra le priorità della nuova governance ci sarà la valorizzazione del sistema giovanile. Gherardini ha lanciato un allarme: «Le nuove regole NCAA permettono alle università americane di reclutare talenti a livello globale, mettendo in crisi le politiche di sviluppo dei vivai in Europa». Da qui la necessità di «proteggere gli investimenti dei club nei settori giovanili», considerati fondamentali per il futuro sportivo ed economico del basket italiano.

Altro punto centrale riguarda l’evoluzione manageriale delle società. Secondo Gherardini, la crescita della Lega passa attraverso il potenziamento di ambiti come marketing, ticketing e comunicazione. «Ogni club, indipendentemente dalle dimensioni, deve strutturarsi e sviluppare queste aree. La crescita dei singoli aiuta l’intero sistema».

Diritti TV e calendario: le prime scadenze operative

Nel frattempo, l’LBA si prepara a chiudere uno dei dossier più rilevanti sul piano economico: la negoziazione dei nuovi diritti televisivi, con l’obiettivo di massimizzare la visibilità del prodotto Serie A e garantire nuove risorse ai club. Entro fine luglio è atteso anche il calendario ufficiale della stagione 2025-26, che segnerà l’inizio effettivo dell’era Gherardini.

L’ex dirigente di Treviso e Fenerbahce ha infine commentato la recente annata della Serie A, chiusa con il titolo della Virtus Segafredo Bologna: «È stata una stagione imprevedibile, piena di sorprese e di segnali positivi. La Virtus ha trovato il suo momento migliore nei playoff, ma anche Brescia ha fatto un percorso straordinario».

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