L’E1 Series punta a nuovi orizzonti. La serie di motonautica elettrica è alla ricerca di 20 milioni di euro in nuovi capitali per sostenere la sua espansione internazionale, riporta Reuters.
La rassegna, che attualmente vede partecipare nove team in sette gare, mira ad allargare la griglia a 12 squadre e a estendere il calendario a 15 eventi, con nuove tappe previste in Asia e Sud America. L’obiettivo a lungo termine è raggiungere una valutazione di 500 milioni di euro entro il 2030.
Nord America geografia cardine del progetto di espansione
«Stiamo utilizzando Rothschild & Co. come advisor e punto di contatto – ha dichiarato l’ad Rodi Basso -. Hanno già presentato il nostro campionato a una cinquantina di venture capital e family office, tutti interessati al settore sportivo».
Il fondo sovrano saudita PIF, già investitore in Formula E, Extreme H ed E1 nell’ambito dell’iniziativa Electric 360, ha espresso l’intenzione di mantenere la propria partecipazione, senza però aumentarla.
«Hanno riconosciuto che l’ingresso di un nuovo partner strategico potrebbe favorire ulteriormente la crescita del progetto», ha spiegato Basso. L’interesse dagli Stati Uniti è particolarmente forte, un mercato che rappresenta il 75% della nautica da diporto a livello globale.
Rodi Basso e la E1 Series: l'importanza di osare tra innovazione e sostenibilità
Dialoghi in corso: attese novità entro la gara di Montecarlo
Tra i proprietari delle squadre figurano nomi illustri come l’attore Will Smith, il tennista Rafael Nadal, il campione NBA LeBron James, la leggenda NFL Tom Brady, il giocatore di cricket Virat Kohli e l’ex calciatore Didier Drogba.
«Abbiamo già il supporto di figure di spicco nel panorama internazionale. Per noi è fondamentale espanderci e affermarci negli Stati Uniti. L’ingresso di un socio strategico americano sarebbe davvero prezioso».
Secondo Basso, sono già stati effettuati 20 pitch a potenziali partner, cinque dei quali hanno superato la prima fase di selezione. «L’obiettivo è avere maggiore chiarezza entro la gara di Montecarlo, in programma il 19 luglio».
I fondi raccolti serviranno, tra l’altro, a finanziare un secondo set di imbarcazioni da mantenere a Singapore o Miami, riducendo i costi e l’impatto ambientale legati al trasporto tra gare e facilitando così l’espansione in Estremo Oriente e nelle Americhe.
Il modello di business del campionato
La E1 detiene un’esclusiva di 25 anni rilasciata dalla Union Internationale Motonautique (UIM), organo di governo mondiale della motonautica. La missione della serie è promuovere l’innovazione nella tecnologia marina sostenibile e la conservazione degli ecosistemi costieri.
Le RaceBird, le imbarcazioni protagoniste della serie, uniscono tecnologia a foil e propulsione elettrica avanzata. Raggiungono i 93 km/h (50 nodi) e sono guidate da equipaggi misti, composti da piloti uomini e donne.
Ogni team investe inizialmente due milioni di euro – recuperabili tramite sponsorizzazioni – e versa una quota operativa annuale. Le barche restano di proprietà di E1, che adotta un modello “show up and race” per facilitare la partecipazione. Le squadre contano tra le cinque e le dieci persone.
Dopo la tappa del Lago Maggiore andata in scena tra il 27 e il 28 giugno, le barche E1 hanno fatto la loro prima apparizione sul Tamigi a Londra in un’esibizione mattutina. Il calendario prosegue con la gara del Principato di Monaco, quindi Lagos, e si chiude con la finale a Miami.