Proseguono i preparativi per i Giochi del Mediterraneo. A poco più di un anno dalla cerimonia inaugurale della manifestazione, prevista per il 21 agosto 2026 a Taranto, la Corte dei Conti ha diffuso una fotografia aggiornata dello stato dei lavori.
Il rapporto mette in luce i progressi recenti, evidenziando al contempo una serie di ritardi significativi che si sono accumulati e richiedono attenzione e interventi tempestivi per rientrare nella tabella di marcia.
Giochi Mediterraneo Corte: lo stato di avanzamento dei lavori
La Delibera n. 20/2025/CCC, approvata dal Collegio del controllo concomitante in seduta integrata con i magistrati della Sezione regionale di controllo per la Puglia, esprime un giudizio articolato.
Da un lato si riconoscono «segnali di miglioramento nell’ultimo periodo», dall’altro permangono «criticità da monitorare con attenzione», considerata la vicinanza e la portata dell’evento.
Alcuni interventi strategici risultano ancora fermi. I lavori per il centro sportivo Magna Grecia non sono ancora partiti, così come il secondo lotto dello stadio Ettore Giardiniero di Lecce, due opere chiave per lo svolgimento dei Giochi.
Il primo lotto dello stesso impianto attende ancora l’approvazione del progetto, una situazione simile a quella del centro nautico Torpediniere, dove manca anche la necessaria variazione della concessione demaniale.
Giochi Mediterraneo Corte: il vincolo di destinazione delle risorse
Alla luce di questo scenario, i giudici contabili hanno invitato il commissario straordinario Massimo Ferrarese, in carica da poco più di due anni, ad adottare «ogni misura utile alla risoluzione di eventuali imprevisti o ritardi», nel rispetto delle normative e dei vincoli contrattuali.
La Corte sottolinea anche la necessità di «limitare al minimo il ricorso all’operatività per stralci funzionali», scelta spesso obbligata quando le opere rischiano di non essere completate per tempo.
Fondamentale, inoltre, il rispetto del vincolo di destinazione delle risorse: i 300 milioni di euro stanziati dal Governo per l’organizzazione della manifestazione devono essere impiegati esclusivamente per le opere previste.
L’importanza del rispetto del cronoprogramma
«Eventuali modifiche progettuali, nuove opere o migliorie devono restare subordinate alla necessità di rispettare i tempi e le finalità dell’evento», si legge nella delibera che pone l’accento su un utilizzo appropriato dei fondi.
In gioco non c’è solo il rispetto del cronoprogramma, ma la riuscita complessiva di un evento che coinvolgerà atleti provenienti da circa trenta Paesi, impegnati in competizioni individuali e di squadra.
La Corte, pur riconoscendo i progressi compiuti, lancia dunque un monito chiaro: è necessario agire subito per garantire che i Giochi possano svolgersi nei tempi e nelle modalità previste.