I numeri della stagione di Conegliano, modello del movimento italiano

Una strategia di investimenti ragionata ha portato la squadra veneta sul tetto d’Italia d’Europa. Ora serve il nuovo palazzetto.

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Nel 2026 nuova casa per le Pantere
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In 218 giorni di dominio assoluto, la Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano ha riscritto la storia della pallavolo femminile italiana, centrando un’impresa mai riuscita prima: vincere tutte le competizioni stagionali, dal 28 settembre 2024 al 4 maggio 2025. Cinque trofei in bacheca, un Grande Slam storico, costruito con un budget da oltre sette milioni di euro e un progetto tecnico e manageriale che oggi rappresenta un modello per tutto il movimento.

Con gli innesti della brasiliana Gabi (ingaggio da oltre 1 milione di euro annui) e della cinese Zhu (500 mila euro per questa stagione, con raddoppio previsto nel 2025/26), Conegliano ha allestito la squadra più forte mai vista al PalaVerde, confermando la propria leadership nel panorama internazionale.

La vittoria della seconda Champions League consecutiva – la terza dal 2021 – ha portato anche un premio economico di 500 mila euro, cifra che rafforza ulteriormente la capacità del club di investire nel futuro.

I numeri della stagione: capienza record

Fondato nel 2012, il club veneto ha scalato il vertice europeo in poco più di un decennio, spinto dalla visione ambiziosa dei co-presidenti Pietro Maschio e Piero Garbellotto.
Oggi, con 29 trofei complessivi, Conegliano non è solo la squadra da battere, ma anche la locomotiva di un movimento in piena espansione come dimostrato dal dominio italiano nelle coppe europee.

In una stagione post-Olimpiadi di Parigi che si è rivelata un vero boom anche dal punto di vista del pubblico – per un totale di spettatori che va oltre quota 500 mila per la pallavolo femminile italiana – Conegliano ha fatto la sua parte.
Pur non avendo il record in una singola partita – stabilito all’Unipol Forum di Milano, dove più di 12.600 spettatori hanno assistito al match tra Milano e le venete – la squadra sul tetto d’Europa ha avuto 91.283 spettatori per le 18 partite disputate in questa stagione al PalaVerde (regular season e playoff), con una media di riempimento del 95% e 11 tutto esaurito. A questi si aggiungono i 5.230 presenti nei quarti di Coppa Italia, per un totale che sfiora le 100 mila presenze stagionali.

La stessa Sarah Fahr, centrale di Conegliano e della Nazionale nonchè campionessa olimpica a Parigi 2024, ha raccontato l’energia del palazzetto in un’intervista concessa a Undici: «Quando si scende in campo, in quel momento ci siamo solo noi e il rumore frastornante del PalaVerde. Quella è l’espressione di energia pura del nostro gioco». 

I numeri sopra citati però mettono in discussione la capienza del PalaVerde (5.344 posti), ormai non più sufficiente per contenere la domanda di pubblico.

Sguardo al futuro: un nuovo palasport a Venezia

L’entusiasmo generato dai successi di Conegliano ha aperto nuove prospettive anche sul piano delle infrastrutture. Durante il weekend delle finali di Champions League a Istanbul, la dirigenza ha confermato l’interesse per il nuovo impianto in costruzione a Venezia, nella zona di Tessera, nei pressi dell’aeroporto.

Il palasport, che sarà pronto entro il 2026 e ospiterà le partite della Reyer Venezia (basket), potrebbe diventare anche la casa dei match più importanti della Imoco.

«Dobbiamo studiarla con intelligenza – ha dichiarato Pietro Maschio alla Gazzetta dello Sport –. Quando sarà pronto parleremo con l’amministrazione per capire se ci sarà la possibilità».

L’impianto veneziano – infrastruttura parte del progetto denominato Bosco dello Sport, raccontato dal vicesindaco per Calcio e Finanza – avrà una capienza doppia rispetto al PalaVerde (5344 posti) e, oltre a soddisfare la crescente domanda di biglietti, permetterebbe di ospitare eventi internazionali, consolidando il ruolo di Conegliano come riferimento mondiale del volley femminile.

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