Il ritorno ufficiale in campo, come è ben noto, è atteso per inizio maggio con gli Internazionali BNL d’Italia, in scena a Roma nella cornice rinnovata del Foro Italico. Ma le settimane che passano per Jannik Sinner non sono solo all’insegna dell’ansia di tornare a giocare.
Il fuoriclasse altotesino infatti può godersi già un primato: è il numero 1 del ranking ATP da ben 46 settimane, eguagliando un gigante del tennis, come Rafa Nadal, che rimase per lo stesso numero di giorni in vetta alla classifica quando vi arrivò per la prima volta nel 2008.
Inoltre Jannik è già sicuro di vedere crescere il numero di settimane fino a quota 49 e, se l’amico e rivale Carlos Alcaraz, non dovesse scendere in campo al Master 1000 di Madrid, le settimane salirebbero a quota 52, un intero anno in vetta al mondo.
Sinner torna a ruggire: obiettivo Roland Garros da numero 1
Dopo settimane di allenamento lontano dai riflettori, il numero 1 del mondo ha ricominciato a spingere forte sul campo, affiancato da un compagno d’eccezione: Jack Draper.
I due si sono allenati sia indoor a Beaulieu che sui campi del Country Club, dove Sinner era atteso già dal 13 aprile. Ora l’obiettivo è chiaro: farsi trovare pronto per il ritorno in campo, previsto dopo la fine della squalifica domenica 4 maggio, e prepararsi a difendere il trono prima agli IBI e dunque al Roland Garros.
«Mi sono sentito fragile – aveva ammesso qualche settimana fa il campione dalle colonne de La Gazzetta dello Sport –, ma adesso sto bene e non vedo l’ora di tornare». Il messaggio ai rivali è chiaro: il numero 1 è pronto a tornare in campo, più forte di prima.
Sinner è entrato in un club ristrettissimo: solo quattro giocatori prima di lui erano riusciti a mantenere la vetta del ranking per almeno un anno al primo regno.
Roger Federer resta il punto di riferimento, con 237 settimane consecutive da leader. Dietro di lui, Jimmy Connors (160), Lleyton Hewitt (75) e Novak Djokovic (53 nella sua prima esperienza da numero 1). Ora, il ventiduenne altoatesino può scrivere un’altra pagina di storia.
Sinner record 46 settimane: Madrid osserva, Roma attende
Mentre a Madrid si alza il sipario sul Masters 1000 alla Caja Mágica, con otto italiani al via, gli occhi sono puntati anche su chi potrebbe diventare il principale rivale di Sinner nella corsa al Roland Garros. Carlos Alcaraz, reduce dalla sconfitta con Rune a Barcellona e dal conseguente sorpasso in classifica da parte di Zverev, è ancora in dubbio per Madrid: un fastidio all’adduttore sinistro lo costringerà a una risonanza decisiva nelle prossime ore.
Se il forfait dovesse concretizzarsi, per Sinner si aprirebbe un’autostrada verso il traguardo stagionale più prestigioso: chiudere l’anno da numero 1, celebrando a Parigi.
A Madrid ci saranno anche Matteo Berrettini, che ha intensificato gli allenamenti con Djokovic, e Lorenzo Musetti, deciso a tornare a lottare per un posto nella Top 10. L’azzurro ha visto sfumare il sogno per un soffio la scorsa settimana, beffato da Holger Rune proprio all’ultimo momento.
Accanto a Sinner, a Montecarlo, c’è tutto il team, incluso Darren Cahill. Il coach australiano, figura chiave nell’ultimo anno, ha già fatto sapere che potrebbe lasciare a fine stagione, ma Jannik spera ancora in un ripensamento. È stato lui uno dei pilastri nei momenti più complicati, compreso il caso Clostebol, culminato nella squalifica concordata con la WADA.
Un periodo difficile, in cui Sinner ha comunque dimostrato una solidità mentale fuori dal comune, vincendo due Slam e mantenendo salda la leadership mondiale.