Valorizzare il ruolo dello sport per il benessere della popolazione e lo sviluppo economico del Paese. Questo il concept alla base del Forum Osservatorio Valore Sport, organizzato da The European House – Ambrosetti (TEHA) e giunto ormai alla terza edizione.
Nella due giorni di lavoro, in scena allo stadio Olimpico di Roma, sono state presentate le principali evidenze del rapporto curato da TEHA, oltre a diversi momenti di confronto e dibattito tra istituzioni, imprese e stakeholder del settore sportivo.
In Italia cresce la consapevolezza sull’importanza dell’attività fisica. Secondo l’Istat, la quota di sedentari è scesa al 35% nel 2023, registrando un calo di 5,6 punti percentuali dal 2001. Tuttavia, restano forti disparità: gli anziani, le donne, le persone con basso livello di istruzione e i residenti nel Sud e nelle periferie praticano meno sport rispetto a giovani, uomini, laureati e abitanti delle aree metropolitane del Nord.
Osservatorio Valore Sport 2025: le criticità dell’accesso all’attività
L’accesso all’attività fisica è critico anche per i bambini: quasi il 60% delle scuole italiane è privo di palestra, con picchi oltre il 75% nel Mezzogiorno.
L’Osservatorio ha analizzato il legame tra sport, salute e qualità della vita, evidenziando che chi è fisicamente attivo fuma il 12% in meno, consuma meno alcol (-2%) e segue un’alimentazione più equilibrata (+42% di frutta e verdura, +37% di carni bianche). La sedentarietà, invece, aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e patologie neurodegenerative, con un impatto sanitario stimato in 6,7 miliardi di euro.
Si rafforza così la necessità di un approccio integrato alla promozione dello sport, seguendo il modello “Sport in All Policies”, che lo considera un elemento chiave nelle politiche pubbliche.
Osservatorio Valore Sport 2025: il principio di “Sport for All”
«Come Osservatorio, portiamo avanti con forza il principio guida di “Sport in All Policies”: lo sport è un ambito altamente interdisciplinare, che incide sulla salute pubblica, sull’educazione, sull’integrazione sociale, sullo sviluppo economico, sull’attrattività turistica e sulla proiezione internazionale del Paese, solo per citare alcune delle principali direttrici di impatto che rappresentano responsabilità e competenze di (almeno) 13 degli attuali Ministeri – ha dichiarato Valerio De Molli, managing partner e ceo di The European House – Ambrosetti –. Allo stesso modo, è fondamentale che la promozione dell’attività fisica segua un secondo principio, quello di “Sport for All”: le politiche sportive devono far sì che la pratica sia accessibile a chiunque, senza distinzioni di età, genere, provenienza, estrazione sociale e condizione socioeconomica, a maggior ragione da quando lo sport è entrato ufficialmente nella Costituzione Italiana».
L’edizione 2025 ha ospitato 40 relatori di alto profilo, tra cui Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri, Orazio Schillaci, ministro della Salute, Giovanni Malagò, presidente del Coni, Luca Pancalli, presidente del Cip, Diego Nepi Molineris e Marco Mezzaroma, amministratore delegato e presidente di Sport e Salute, Antonella Baldino e Beniamino Quinteri, amministratore delegato e presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, Massimiliano Atelli, capo gabinetto del ministro per lo Sport e i Giovani, Philipp Müller-Wirth, responsabile della sezione sport dell’Unesco, e Silvia Marrara, capo ufficio X del ministero degli Affari esteri.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Cip, Coni, Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, Sport e Salute e aziende come Amadori, Decathlon, FitActive, Gatorade, Generali e Matrix Fitness Italia.