Tamberi alza l’asticella come mai nessuno prima: «Punto all’oro a Los Angeles 2028»

Dopo i problemi di salute che gli hanno impedito di competere ai massimi livelli a Parigi, Tamberi riparte dai Mondiali di Tokyo 2025, città dell’oro olimpico di quattro anni fa, con il grande obiettivo dei Giochi 2028.

Tamberi 2028
corsi e ricorsi storici
Gianmarco Tamberi, Europei di Roma 2024 (Credit image: Insidefoto)

Un’impresa senza precedenti. Gianmarco Tamberi non considera affatto concluso il suo percorso, e anzi rilancia e guarda avanti fissandosi come ambizioso obiettivo i Giochi di Los Angeles 2028.

Trionfare avrebbe un sapore epico, ed è proprio la portata della sfida a ingolosire l’atleta: «A 36 anni nessuno ha mai vinto un oro nel salto in alto, ed è una sfida che mi stimola tantissimo».

Tamberi: la batosta di Parigi 2024

Gimbo, durante la conferenza stampa al Miramare Palace di Sanremo, organizzata da BMW, di cui è ambassador, ha raccontato il difficile percorso post-Parigi, dove un improvviso problema di salute gli ha impedito di lottare per l’oro.

«Ero in ospedale con due flebo un’ora prima della gara. È stato il momento più brutto della mia vita. L’idea di proseguire è maturata lentamente, anche grazie al sostegno di mia moglie Chiara».

Dopo la delusione dell’ultima Olimpiade, Tamberi ha vissuto mesi difficili: «Proseguire dopo la batosta di Parigi è stata una decisione complicata. Ho attraversato mesi tremendi, non avevo il coraggio di pensare di rimettermi in gioco, tornare a sacrificarmi per lo sport. La botta è stata troppo forte. Mi sentivo smarrito, avevo perso la fiducia».

Tamberi: la decisione di puntare a Los Angeles 2028

Ma è proprio nella difficoltà che Tamberi sta trovando nuova linfa per affrontare questa enorme sfida. Essere stato privato di una last dance degna del suo status nella Ville Lumiere può costituire il giusto incentivo per ritentare l’assalto all’oro.

«Ogni giorno cambiavo idea: smetto, continuo, smetto, continuo. Poi, a gennaio, ho deciso. Chiudere con la brutta immagine di Parigi non sarebbe stato giusto. Certo c’entra la mia voglia di riscatto, però non è stata una scelta solo personale».

Ora l’obiettivo è preservare il fisico: «Faccio 5-6 ore di terapia al giorno. Parigi mi ha segnato: ho gareggiato con antidolorifici, spingendomi oltre il limite. Per Los Angeles voglio gestire meglio il percorso».

Verso LA 2028: Tokyo città del destino per Tamberi

Ancora qualche mese di riabilitazione prima del rientro, previsto dopo l’estate. La strada verso il 2028 parte con un obiettivo intermedio: i Mondiali di Tokyo 2025, una città che per Gimbo rappresenta un ricordo indelebile.

«Quando ho deciso ho ripensato all’oro di Tokyo, la giornata più bella di tutta la mia esistenza. Un’emozione che dopo l’infortunio del 2016 mai avrei creduto di poter provare. Sembrava tutto impossibile, all’epoca. Ci voleva coraggio, e quel coraggio a Tokyo è stato ripagato».

Tamberi ha trovato un’altra volta il coraggio per rimettersi in gioco nella capitale nipponica, corsi e ricorsi storici. La rassegna iridata sarà l’occasione in cui ci si potrà fare una prima idea del suo stato di forma e testare le capacità di competere ancora ai massimi livelli.

«Non prenderò un anno sabbatico, voglio tornare competitivo. Sto lavorando con il mio team sanitario per rimettere il mio corpo in condizione di affrontare altri quattro anni di carriera».

Gianmarco Tamberi non si ferma: la sua storia sportiva è ancora tutta da scrivere.