L'Italia al Sei Nazioni: cronache di 25 anni di partecipazione

Dall’esordio in pompa magna a inizio secolo fino all’edizione attuale, ecco la storia di come l’Italia ha ottenuto un tavolo tra le grandi nazioni europee rugbystiche, e il percorso fino ad oggi.

Italia 25 anni Sei Nazioni
il percorso degli azzurri
Italrugby (Photo by: Andrea Staccioli / Insidefoto)

25 anni di Italia al Sei Nazioni. Un traguardo importante quello del quarto di secolo dall’ingresso della nazionale azzurra nel circolo elitario del rugby europeo, coronamento di un percorso di crescita del movimento.

Gli sforzi per questo risultato partirono dapprima dalla presidenza Maurizio Mondelli, e furono poi coronati durante il mandato di Giancarlo Dondi, che si vide recapitare la lettera di ammissione in seguito alla delibera presa collegialmente dagli organizzatori.

La luce verde per l’ingresso è arrivata in seguito alla riunione del comitato dell’allora Cinque Nazioni, che riunitosi a Parigi il 16 gennaio 1998 prese una decisione che cambierà il corso della storia della nazionale.

Italia 25 anni Sei Nazioni – Il debutto ad inizio secolo

L’anno decisivo per convincere le altre federazioni fu il 1997, quando gli azzurri conquistarono la prima e unica Coppa Europa della storia con la Francia, reduce dal Grande Slam al Sei Nazioni, a fare le spese dell’exploit degli uomini condotti da Georges Coste.

A partire dall’edizione successiva, infatti, l’Italia, insieme alla rappresentativa transalpina, usci dalla competizione per concentrarsi esclusivamente sul Sei Nazioni, nell’ambito di una più profonda ristrutturazione del rugby europeo.

L’esordio avvenne dunque nella 106esima edizione complessiva della manifestazione, la prima con il nuovo formato, che vide anche il debutto delle sponsorizzazioni con l’istituto finanziario londinese Lloyds TSB a patrocinare il torneo.

Italia 25 anni Sei Nazioni – La partita d’esordio

La partita inaugurale vide gli azzurri contrapposti alla Scozia, campione uscente, ospitata allo Stadio Flaminio, l’impianto inizialmente designato come casa della nazionale dopo essere stato sostituito a partire dal 2012 dallo Stadio Olimpico.

L’Italia era reduce da una campagna in Coppa del Mondo fallimentare, con tre sconfitte in altrettante gare, non partiva certo con i favori del pronostico in un match che sulla carta sembrava avere un esito scontato.

Contrariamente alle aspettative, gli azzurri sfoderarono una prestazione all’altezza del palcoscenico imponendosi per 34-20, in quella che rimarrà l’unica vittoria nella prima partecipazione al torneo, con il trend di sconfitte che proseguirà fino al 2003, per un totale di 14 in fila.

Il rollino di marcia degli azzurri nel torneo

Complessivamente, le statistiche non sorridono all’ultima arrivata: dal 2000 in poi, nel corso delle 125 gare disputate in 25 edizioni sono arrivate 15 vittorie, 2 pareggi e 108 sconfitte, per un totale di 1800 punti conquistati e 4226 subiti.

La rappresentativa italiana è infatti l’unica a non aver mai conquistato il torneo, accompagnata dalla Scozia, se si considera esclusivamente il formato attuale a sei squadre, considerando che l’ultimo trionfo dei Thistles è arrivato nell’ultima edizione prima della modifica.

I migliori piazzamenti azzurri della storia risalgono al 2007 e 2013, dove in entrambe le campagne la nazionale ottenendo due vittorie si è classificata quarta, risultato che sottolinea la difficoltà della competizione.

Nell’ultima edizione, quella del 2024, il rollino di marcia è stato il migliore di sempre e recita due vittorie e un pareggio che non sono bastati però alla squadra guidata da Gonzalo Quesada a superare il quinto posto.

Italia 25 anni Sei Nazioni – I premi internazionali

Guardando ai riconoscimenti internazionali, l’Italia ha vinto per due volte il Trofeo Garibaldi, introdotto nel 2006, battendo la Francia nel 2011 e nel 2013, mentre in seguito al pareggio dello scorso anno la coppa è stata detenuta sei mesi a testa dalle due nazionali.

Di più recente instaurazione è stata invece la Cutitta Cup, istituita nel 2022 in ricordo di Massimo Cuttita, giocatore azzurra che ha anche ricoperto il ruolo di guida tecnica della rappresentativa scozzese.

Il trofeo viene assegnato in base all’esito dello scontro tra Italia e Scozia. Attualmente la coppa è detenuta dalla formazione azzurra, alla prima vittoria nelle tre edizioni finora disputate.

Tra le avversarie, l’unica su cui nella storia del torneo l’Italia non è riuscita a prevalere è l’Inghilterra, mentre la vittima preferita risulta essere la Scozia, con un record che vede 8 affermazioni azzurre. Quattro invece le affermazioni con il Galles, e una sola con l’Irlanda.

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