Il Tour de Ski sbarca in Italia: atteso giro d’affari superiore ai 2,5 milioni di euro

La competizione di sci di fondo si terrà tra il 28 dicembre e il 5 gennaio tra Trentino e Sud-Tirolo: per la prima volta le gare saranno disputate interamente in suolo italiano.

Tour de Ski Italia
test preolimpico
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Tour de Ski a tinte azzurre. Per la prima volta nella storia la competizione di sci di fondo, si svolgerà interamente in Italia. Dal 28 dicembre al 5 gennaio, le tappe si articoleranno tra Dobbiaco e la Val di Fiemme.

La manifestazione prevede di generare un giro d’affari complessivo di almeno 2,5 milioni di euro tra le due località, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, di cui 1,5 milioni sono attribuibili al Trentino mentre il restante milione fa riferimento alle gare altoatesine.

Lo sci di fondo, disciplina molto popolare in Scandinavia, realizza proventi sufficienti solo a coprire i costi di produzione. I guadagni derivano principalmente dai diritti televisivi, con particolare riferimento alla vendita nei Paesi nordici.

Tour de Ski Italia – La sostenibilità degli sport invernali

Le uniche discipline invernali profittevoli sono infatti lo sci alpino e il salto, che grazie alla loro popolarità e ad un business model efficace trainano il resto del comparto con i loro risultati economici.

Oltre alla disciplina principe, lo sci alpino, il salto ha guadagnato popolarità in paesi come Germania, Austria, Norvegia e Polonia. Inoltre, come per lo sci per assistere al salto bisogna pagare un biglietto, a differenza delle altre discipline.

Con i ticket venduti tra i 20 e i 30 euro e le linea di ricavo rappresentata dal merchandising, questa disciplina riesce a generare profitto, circostanza rivelatasi anche nell’ultima tappa a Titisee-Neustadt, Germania, dove hanno assistito al weekend di gara 13.500 spettatori paganti.

In confronto, discipline come snowboard, freestyle e combinata nordica registrano invece perdite, con i diritti televisivi che spesso vengono inclusi gratuitamente all’interno dei pacchetti multisiciplinari della Federazione Internazionale Sci (FIS).

La dipendenza economica dalla redditività dello sci alpino e del salto pone una sfida per il futuro. Il rischio è che la mancanza di incentivi economici porti a calendari sempre più ridotti, penalizzando la varietà e l’attrattiva complessiva degli sport invernali.

Tour de Ski Italia – Il programma delle gare

Lo Ski Tour prevede quattro tappe in cinque giorni a Dobbiaco, tra il 28 dicembre e il 1° gennaio, con un giorno in più rispetto alle edizioni precedenti che aumenta il potenziale di guadagno per gli organizzatori altoatesini, che puntano a superare il milione di euro di introiti.

La seconda parte del Tour si sposterà in Val di Fiemme dal 3 al 5 gennaio, culminando con la spettacolare chiusura come di consueto sull’Alpe del Cermis, con un giro d’affari stimato in 1,5 milioni di euro.

Il punto tra Val di Fiemme e Predazzo in vista dei Giochi Invernali 2026

Oltre a consolidare il proprio ruolo di località sempre presente nelle 19 edizioni del Tour, la Val di Fiemme sfrutterà l’evento come banco di prova per i Giochi Olimpici del 2026.

Verranno testati il nuovo tracciato sprint di 1.200 metri e il segmento modificato dell’anello per lo skiathlon presso le piste di Lago di Tesero.

Gli organizzatori trentini hanno inoltre ottenuto una deroga dalla FIS per ospitare nuovamente l’evento nel 2026, nonostante il regolamento vieti sovrapposizioni con Olimpiadi e Mondiali.

I nuovi trampolini di Predazzo, destinati a ospitare gare di salto e combinata nordica per i Giochi del 2026, non saranno pronti prima di luglio 2024, causando lo slittamento dell’inaugurazione, con le gare preolimpiche previste in estate.