Il Qatar aumenta il suo peso in Formula 1. È infatti ufficiale l’acquisto da parte di Qatar Investment Authority del 30% di Audi che dal 2026 sarà ufficialmente una scuderia del Circus.
Secondo quanto riporta SportsPro, la holding che controlla anche il Paris Saint-Germain e detiene il 17% del capitale azionario del Gruppo Volkswagen, avrebbe investito 360 milioni di dollari per rilevare la quota di minoranza del team valutato 1,2 miliardi di dollari, come anticipato da Sport e Finanza.
Per Audi si traduce in una significativa iniezione di capitale, vitale per portare avanti le ambizioni sportive anche a fronte delle difficoltà del gruppo Volkswagen, che ha visto scendere i profitti del 42% nel terzo trimestre 2024 e le azioni raggiungere il minimo storico dal 2000.
«Un investimento che riflette la fiducia nel progetto F1 di Audi – ha commentato Gernot Dollner, ceo di Audi e presidente del board di Sauber Motorsport -. Un’iniezione di capitale che accelererà notevolmente la crescita del team e rappresenta una pietra miliare nella nostra strategia a lungo termine».
Qatar acquisto Audi: la strategia multisport del fondo sovrano
Come anticipato la holding possiede già una quota del 17 percento nel Gruppo Volkswagen, il che lo rende il terzo maggiore azionista dell’azienda, e ha una stima di 526 miliardi di dollari di attività in gestione. L’acquisizione delle quote di minoranza lascerà quindi ad Audi il controllo del progetto F1, mentre per il Qatar rappresenta un altro importante tassello nella strategia multisport del fondo sovrano che, oltre al già citato PSG, è attivo con partecipazioni NBA (Washington Wizards), NHL (Washington Capitals) ed WNBA (Washington Mystics).
«Audi è un partner premium e vanta una lunga tradizione nel motorsport. In qualità di investitori di lunga data del Gruppo Volkswagen, crediamo nella visione e nella di Audi e riteniamo possa fare la differenza in F1 – ha commentato Mohammed Al-Sowaidi, ceo di QIA –. La F1 ha un potenziale ancora molto ampio e rappresenta un’offerta di intrattenimento a livello globale con ancora margini di crescita. Per noi si tratta del nostro primo importante investimento negli sport motoristici e crediamo sia un’opportunità entusiasmante».
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