Monza vede il traguardo. Dopo un incessante lavoro di intermediazione ai fianchi della Formula 1, Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia, ha annunciato allo Sport Industry Talk che «per il rinnovo di Monza in F1 siamo ai dettagli».
L’accordo raggiunto per il prolungamento del circuito monzese in palinsesto è di natura pluriennale: «è un contratto di sei anni, fino al 2031» con Sticchi Damiani che ha sottolineato come l’orizzonte temporale sia un importante risultato raggiunto in seguito alle interlocuzioni con l’ente guidato da Stefano Domenicali.
Il dossier, per cui «abbiamo sistemato le tecnicalità dovute alla complessità dettate dalla lingua inglese dei contratti» è stato portato avanti in sinergia istituzionale. Dovrebbe quindi mancare solo l’ufficialità: «tutti i problemi sono stati risolti, dovremmo essere pronti alla firma».
I lavori di ristrutturazione ultimati in vista dell’ultimo Gran Premio hanno dato un’ulteriore testimonianza della credibilità della macchina organizzativa, con il successo dell’edizione 2024 che ha rappresentato l’ultimo tassello mancante per sugellare il rinnovo.
Rinnovo Monza F1 – Lo sforzo si sposta su Imola
Dopo questo importante sforzo, si gioca un’altra partita di rilievo, quella legata alla permanenza di Imola nel palinsesto. Sticchi Damiani punta ad un approccio step-by-step: «la speranza è di recuperare nel 2026 l’edizione del 2023, che non si è tenuta per l’alluvione, ma bisogna capire a che prezzo».
Il vertice dell’ACI non nasconde le difficoltà legate anche a tematiche di equilibri geopolitici: «il discorso è più complesso, siamo l’unica federazione sportiva al mondo con due Gp di F1 e la federazione con più titolazioni mondiali, questo attira critiche e gelosie anche da altri Paesi europei».
Nonostante le condizioni non favorevoli, l’ingegnere ribadisce come lo sforzo sarà massimo per strappare il prolungamento: «partiamo in salita: il giorno dopo la firma di Monza ci dedicheremo a Imola, che ha potenzialità straordinarie, siamo al centro della Motorvalley».