Sui circoli sportivi incombe la Bolkestein. Il parlamento è al lavoro per escludere dal perimetro della direttiva europea sulla concorrenza circa novecento circoli sportivi che si trovano vicino a corsi d’acqua, secondo quanto riporta Il Messaggero.
La normativa interverrebbe sugli spazi delle associazioni che sarebbero sottoposti a nuove gare e concessionari, lo stesso processo già imposto agli stabilimenti balneari, agli alberghi affacciati sul mare, alle società idroelettriche.
Il problema riguarda, oltre a entità storiche e prestigiose, tante piccole società di volontariato che organizzano corsi di vela o canottaggio.
La maggioranza sarebbe pronta a escludere i circoli dall’applicazione della normativa Antitrust europea in quanto svolgono attività sportiva senza scopo di lucro solo a fini «ricreativi». Cioè, non offrono veri e propri «servizi» che sono invece il cuore della direttiva del 2006.
Circoli sportivi Bolkestein – L’intervento del ministro Abodi
Il Ministro dello Sport Andrea Abodi è sceso in campo, trovandosi allineato sul dossier al numero uno del Coni Giovanni Malagò, presidente onorario del Circolo Aniene. Alla Camera, è pronto un emendamento al decreto salva-infrazioni, che va approvato in tempi brevi.
«Esistono circoli con attività multidisciplinare in tutta Italia – ha dichiarato Abodi nell’ambito della tavola rotonda al Circolo del Foro Italico dal titolo Sport di base e Bolkestein – Mi domando come possiamo accettare che vengano ricompresi nei limiti delineati dalla Bolkestein anche soggetti che appartengono a una categoria che è fondamentale nello sviluppo delle attività sportive per la loro natura storica e culturale. Deve essere trovato un equilibrio tra la normativa europea e la sovranità nazionale»