Le finali della Davis potrebbero lasciare l'Europa: avanza l'ipotesi Cina

La città di Zhuhai favorita per ospitare la fase finale a partire dal 2026: alla fine di quest’anno scade il contratto con Malaga, con l’Italia che resta interessata.

Jannik Sinner, Coppa Davis 2023
IL DOPO MALAGA
Jannik Sinner (Photo by Imago/Insidefoto)

La Coppa Davis potrebbe presto lasciare l’Europa per trasferirsi in Cina, con la città di Zhuhai come favorita per ospitare la fase finale a partire dal 2026. La Federazione Internazionale di Tennis (ITF) sta attualmente negoziando il possibile trasferimento, in quanto il contratto che lega Malaga come sede ospitante scade alla fine di quest’anno.

Secondo il Financial Times e come ripreso dal sito spagnolo 2Playbook, il passaggio in Cina potrebbe persino anticipare al 2025, grazie al crescente interesse del paese asiatico nel consolidare la propria presenza nel mondo del tennis. Zhuhai non è nuova a eventi di questo calibro: già nel 2024 ospiterà le fasi di qualificazione insieme a città come Valencia, Manchester e Bologna.

Tuttavia, la candidatura cinese si scontra con le ambizioni di Valencia, che spera di poter ospitare le finali del torneo nel 2025 presso il nuovo Roig Arena, pronto per quella data. Sia il Comune di Valencia che la Generalitat Valenciana hanno manifestato interesse nel portare la fase finale in città, sfruttando il prestigio della nuova struttura sportiva.

Coppa Davis Cina – Malaga vuole confermarsi ma sono tante le pretendenti

Va ribadito come Málaga abbia la possibilità di continuare a ospitare l’evento, ma molto dipenderà dall’offerta economica che presenterà la Cina. Attualmente, le istituzioni locali, tra cui la Junta de Andalucía, la Diputación de Málaga e il Comune di Málaga, investono circa 9 milioni di euro all’anno per garantire lo svolgimento del torneo.

Tuttavia, se la Cina dovesse avanzare un’offerta più vantaggiosa, la possibilità di vedere le finali della Coppa Davis nel gigante asiatico aumenterebbe significativamente. Oltre a Zhuhai, altre città cinesi come Guangzhou e Shenzhen sono in lizza per ospitare l’evento.

Un eventuale trasferimento in Cina comporterebbe sfide logistiche per i giocatori, che dovrebbero cambiare continente in meno di una settimana, subito dopo la Copa de Maestros dell’ATP, rendendo difficile la partecipazione delle migliori racchette del circuito.

Per non dimenticarsi l’ipotesi Italia, con Angelo Binaghi (presidente FITP) che più volte ha ribadito l’interesse azzurro nel portare le finali della Coppa Davis nel Belpaese. Opzioni come Torino o Milano (solo dal 2026) sono forti ma, come nel caso di Malaga, sembra essere tutta una questione pecuniaria.

Coppa Davis Cina – Le difficoltà economiche dell’ITF

Nel frattempo, l’ITF sta ancora cercando di riprendersi dal colpo economico subito nel 2023, quando l’accordo da 3 miliardi di dollari (circa 2,7 miliardi di euro) con la società Kosmos Tennis, fondata dall’ex calciatore Gerard Piqué, è stato interrotto prematuramente.

Kosmos aveva tentato di rinegoziare il canone annuo di 40 milioni di euro che pagava alla ITF, ma l’ente ha deciso di non accettare le nuove condizioni proposte.

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