Importante svolta nello scenario europeo del basket, nella competizione per club più importante e seguita dagli appassionati del mondo cestistico. L’Eurolega ha approvato il suo primo sistema di limiti salariali nella storia.
L’accordo è stato validato dai tredici club proprietari e prevede un minimo e un massimo di spesa per il roster sportivo, penalizzazioni per chi non rispetta le regole e cinque eccezioni per dare flessibilità alle squadre, secondo la documentazione ufficiale visionata dal sito specializzato 2Playbook.
L’organizzazione afferma che «si è trattato di una negoziazione durata molti anni, in cui i club hanno approvato un quadro comune come primo passo verso la sostenibilità finanziaria del basket europeo».
Eurolega salary cap – Il nuovo regolamento previsto
Le nuove regole, denominate “Standard di Equilibrio Competitivo” (CBS), coesisteranno con il regolamento finanziario già esistente (FSFPR), che limita l’indebitamento e l’effetto leva.
Il direttore finanziario della Eurolega, Xavier Puyada, ha spiegato: «Vogliamo un approccio globale. Il modello precedente si concentrava più sui singoli club, mentre ora per la prima volta si applicherà una regolamentazione comune come lega». Il nuovo modello non solo mira a rendere il basket europeo finanziariamente sostenibile, ma anche a livellare la competitività tra le squadre.
L’accordo sarà attuato gradualmente a partire dalla stagione 2025-2026, per essere pienamente in vigore nel 2027-2028. Questo permette ai club di adattarsi alle nuove regole senza creare un “disruptive market“.
Eurolega salary cap – I tre livelli di spesa, con alcune eccezioni
Il CBS introduce tre livelli di spesa comuni per tutti i club, basati sui ricavi medi dei tredici club proprietari nelle due stagioni precedenti.
- Il primo livello richiede che i club spendano almeno il 32% dei ricavi in stipendi, un requisito per la partecipazione alla competizione;
- Il secondo livello, definito “soft salary cap“, consente una spesa del 40%;
- Il terzo livello, chiamato “high remuneration level“, permette di alzare il limite fino al 60%.
Alcune eccezioni consentono, comunque, maggiore flessibilità:
- i salari di due top player non verranno conteggiati nel calcolo salariale;
- i giocatori under-23 e quelli con più di tre stagioni nello stesso club possono ricevere agevolazioni;
- sono previste deroghe per le lesioni di lunga durata e per il cosiddetto “medium range exception“, che permette di ingaggiare un giocatore con un salario fra il 7% e l’8% del limite stabilito.
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Eurolega salary cap – Luxury tax e ripartizione tra i club
I club che superano i limiti di spesa saranno penalizzati economicamente con una luxury tax, simile a quella delle leghe americane. I fondi raccolti saranno redistribuiti tra i club che rispettano le regole finanziarie.
Con questo nuovo regolamento, la Eurolega intende contenere l’inflazione salariale e promuovere una gestione finanziaria responsabile, legando la spesa ai ricavi generati dalla competizione.