BMW frena sulle stime finanziarie. La casa automobilistica ha recentemente rivisto al ribasso le previsioni per il 2024, a seguito dell’annuncio di un richiamo massiccio di circa 1,5 milioni di veicoli, dovuto a problemi legati ai sistemi frenanti forniti da Continental.
Il numero delle vetture coinvolte è imponente, specie rapportandolo alle vendite effettuate in tutto il 2023, che si attestavano a 2,25 milioni di veicoli.
Il richiamo dei veicoli rappresenta un ingente costo per BMW in termini di logistica e riparazioni, e ha spinto l’azienda a rivedere le proprie stime di utili per il 2024. La casa automobilistica prevede ora un leggero calo delle consegne, rispetto al precedente incremento previsto.
Di conseguenza, BMW prevede una riduzione degli utili rispetto ai 17,1 miliardi di euro del 2023, con il margine operativo nel settore automobilistico che dovrebbe scendere tra il 6% e il 7%, contro l’obiettivo iniziale che oscillava tra l’8% e il 10%.
L’annuncio ha avuto un effetto domino su tutto il comparto automobilistico, già in difficoltà a causa di un mercato in rallentamento e delle crescenti pressioni sui costi di produzione.
BMW previsioni 2024 – Il richiamo dei veicoli
Secondo quanto riportato da un portavoce di BMW, il difetto dei freni Continental può influenzare l’efficacia dei sistemi di assistenza alla guida, pur non compromettendo completamente la sicurezza del veicolo.
L’azienda ha dichiarato che sta valutando se sia possibile risolvere il problema attraverso un semplice aggiornamento software, o se sarà necessario un intervento diretto nelle officine.
Continental, da parte sua, ha chiarito che il problema è legato a un componente elettronico difettoso, specificando che solo BMW è stata colpita a causa di una configurazione particolare utilizzata nei suoi veicoli.
Al momento, circa 1,2 milioni di auto già consegnate sono soggette al richiamo, mentre altre 320mila vetture coinvolte si trovano ancora nei magazzini del produttore.
BMW previsioni 2024 – La crisi dell’industria tedesca
Le difficoltà di BMW non sono un caso isolato, ma si inseriscono in un quadro più ampio di crisi che sta colpendo l’industria automobilistica tedesca. Volkswagen ha recentemente lanciato segnali di allarme, con un rallentamento delle vendite e una domanda in calo, soprattutto in Cina.
Nonostante gli sforzi del governo cinese per stimolare la domanda, il sentiment dei consumatori nel Paese asiatico rimane debole, incidendo negativamente sui volumi di vendita delle case automobilistiche europee.
Per BMW, l’impatto del richiamo dei freni è reso ancora più grave dal fatto che i suoi modelli elettrici, che avevano recentemente superato le vendite dei rivali tedeschi, rischiano di subire un contraccolpo proprio quando l’azienda era in una fase di slancio.
BMW previsioni 2024 – Le strategie per il futuro
BMW sta cercando di contenere i danni attraverso una gestione efficiente del richiamo e delle riparazioni, ma le previsioni per il futuro restano incerte. L’azienda non esclude la possibilità di dover prolungare il richiamo fino al 2025, a seconda della complessità delle riparazioni necessarie.
Questa battuta d’arresto potrebbe influenzare anche le strategie di sviluppo dei nuovi modelli, soprattutto nel segmento dei veicoli elettrici, su cui BMW ha puntato molto per il futuro.
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