Una competizione scolpita nell’immaginario di ogni appassionato sportivo. I manti erbosi in condizioni impeccabili solcati dai più grandi tennisti che sfoggiano rigorosamente la distintiva polo bianca.
E a riprova della sua aura di unicità, oggi è l’unico Grande Slam che si disputa ancora su erba, dopo la scelta intrapresa dagli organizzatori di US Open nel 1975 e di Australian Open nel 1988 di cambiare superficie.
La regola che vede i tennisti indossare unicamente capi bianchi risale al 1800, quando il tennis vedeva cimentarsi esclusivamente le classi sociali più abbienti. Al fine di evitare cadute di stile nei circoli, gli indumenti erano “bianco tennis”, in modo da non lasciar trasparire aloni di sudore.
Tutt’oggi non sono ammesse deroghe al dress code, con i giudici che hanno la facoltà di richiedere di conformarsi alle regole della casa. L’unico accessorio che è riuscito a sfuggire al diktat del total white è la pallina, fornita da Slazenger fin dal 1902, che nel 1986 è divenuta gialla per migliorare la visibilità televisiva.
La sede originaria del torneo era a Worple Road, che fu abbandonata nel 1922 per trasferirsi a Church Road, nell’odierna dimora dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club.
Il club conserva ancora il riferimento al Croquet, disciplina in voga in età vittoriana di cui erano appassionati i gentlelmans che lo fondarono nel 1868. Pochi anni dopo, nel 1977, ebbe il via la prima edizione di Wimbledon, annunciata sulla rivista The Field dagli organizzatori.
Wimbledon 2024 – Il fascino dell’iconico Centre Court
La struttura organizzativa che gestisce il Grande Slam britannico è di grossa portata, così come i campi a disposizione del torneo. Il totale ammonta a 18 terreni di gioco, di cui quattro sono i più importanti.
Come non partire dal Campo centrale (“Centre court”), sede della finale del torneo. Può ospitare fino a 15mila appassionati e, senza alcun dubbio, è il più iconico campo al mondo di tennis sull’erba come superficie.
A livello di capienza è assimilabile alla Road Laver Arena di Melbourne (Australian Open), è una volta e mezzo lo Stadio del tennis di Roma (Internazionali BNL Italia) mentre non regge il confronto con l’Arthur Ashe Stadium di New York (US Open), che supera di poco i 23mila posti.
Curiosità sulla struttura risale al 2009 quando venne realizzata una ristrutturazione importante per introdurre la copertura rimuovibile: si sa, il clima inglese non aiuta e il torneo di Wimbledon non poteva permettersi lunghe sospensioni.
A seguire sono tre i campi degni di nota, sia per importanza delle gare che per capienza. Il campo numero 1 può ospitare fino a 11500 spettatori e, a volte, ospita le gare casalinghe della Gran Bretagna in Davis Cup. Il numero 2 arriva a 4mila posti totali mentre il numero 3 ha una capacità massima di 2mila seggiolini.
Wimbledon 2024 – Palmares e piazzamenti italiani
Roger Federer è tutt’oggi il Re di Wimbledon: il campione svizzero ha conquistato 8 volte il Grande Slam, seguito da William Renshaw, Pete Sampras e Nole Djokovic, con 7 titoli.
Restringendo il campo agli italiani, l’unico trionfo conseguito sull’erba di Wimbledon è firmato dalla coppia composta da Sara Errani e Roberta Vinci, che nel 2014 si è imposto sulle avversarie conseguendo un successo storico e completando il Career Slam.
Nel doppio prima di loro aveva accarezzato l’idea di poter alzare al cielo la coppa il duo formato da Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola, che nel lontano 1966 si arresero in finale dopo una cavalcata da underdog.
Soffermandosi sul singolo, il miglior risultato conseguito da un tennista italiano è la finale di Matteo Berrettini nel 2021, quando il tennista romano è arrivato ad un passo a scrivere la storia. Berrettini era arrivato all’edizione numero 134 in grande spolvero dopo essersi aggiudicato l’ATP di Queens, e dopo aver trionfato al primo set, è capitolato complice una grande prestazione di Novak Djokovic.
La rassegna tennistica d’oltremanica rimane attualmente l’unico Grande Slam in cui nessun italiano è riuscito a trionfare in singolo, e complessivamente quella in cui gli atleti azzurri hanno ottenuto meno successi (uno solo).
Quest’anno, smaltita la delusione di Roland Garros, ci riproverà sicuramente Jannik Sinner, che vorrà sfilare il titolo al detentore Carlos Alcaraz che gli ha inflitto la sconfitta in finale all’Open di Francia. C’è attesa per rivedere anche per Matteo Berrettini, che ha scaldato i motori ad Halle di rientro dopo un periodo in cui è stato martoriato dagli infortuni.
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Wimbledon 2024 – Gli sponsor del torneo
Il fascino del torneo più antico tra i Grandi Slam genera un’attrattiva rilevante tra gli sponsor, che sgomitano per essere accostati al prestigioso Open britannico.
Se si esclude la pluricentenaria collaborazione con Slazenger, il partner più longevo della competizione è Rolex, che dal 1978 ha in essere con il torneo londinese una relazione che va avanti da oltre 45 anni. Questa partnership privilegiata consente alla casa di orologi svizzera di essere l’unico sponsor ad apparire sul campo
Per garantire elevati standard qualitativi e canoni stilistici conformi alla tradizione, l’organizzazione di Wimbledon si è storicamente prodotta le divise in maniera autonoma. Questo fino al 2006, quando ha ceduto alla corte di Polo Ralph Lauren siglando un accordo con la compagnia d’abbigliamento che all’epoca si attestava intorno ai 10 milioni di dollari.
Nel corso degli anni il sodalizio si è consolidato, fino a giungere all’edizione corrente che segna il 19esimo anno in cui il brand del cavallino è global outfitters del torneo.
L’unico brand italiano a vantare un accordo con Wimbledon è Lavazza: il contratto è stata siglato nel 2011 ed è attualmente in vigore fino al 2025, dopo il rinnovo avvenuto nel 2022. L’intesa si inserisce nella strategia di internazionalizzazione perseguita dalla società con sede a Torino.
Lavazza negli anni si è costruita una reputazione consolidata associandosi a grandi eventi sportivi e fashion. In quest’ottica l’azienda produttrice di caffè ha sempre avuto un occhio di riguardo per il tennis, avendo in essere partnership con tre dei quattro Grandi Slam, oltre alle ATP Finals di Torino, e con Jannik Sinner in veste di ambassador del brand.
L’aggiunta più recente alla folta schiera di partner della competizione è la compagnia aerea Emirates, che con l’accordo firmato a febbraio 2024 conclude la collezione di Grandi Slam con i quali ha siglato intese contrattuali di sponsorship.