Sport e Sostenibilità: ecco perché il connubio sarà sempre più forte

Al via uno spazio dedicato su Sport e Finanza che con pillole settimanali, racconterà le attività che i singoli sport mettono in campo per contribuire alla sostenibilità sotto ogni suo aspetto.

Sport e Sostenibilità
L'editoriale
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Sport e sostenibilità hanno un legame intrinseco più stretto di quanto si possa pensare. Un legame che si declina in tutte le accezioni moderne di quello che si intende quando si parla di sostenibilità.

Basti considerare in prima battuta la sostenibilità economica, obiettivo necessario – a volte chimerico – ma in linea di massima perseguito sempre più da club, società e realtà sportive in generale, soprattutto se appannaggio di soggetti finanziari.

Il legame si stringe forse ancor di più se si passa alla sostenibilità sociale: la pratica sportiva stessa, a guardar bene, è aperta a chiunque con lo sport voglia averci a che fare secondo tempi, regole, modalità, obiettivi e risultati che andrà a dettare in prima persona. Pochi altri ambiti si prestano a essere un esempio migliore di cosa voglia dire la parola inclusività.

E si arriva alla sostenibilità ambientale, dove il legame diventa a doppio filo se si considera che lo sport per la sua natura è connesso all’ambiente e dall’ambiente viene influenzato, sia che si tratti di sport individuali che di squadra, sia per chi pratica una disciplina a livello amatoriale, come per gli atleti professionisti.

Per banalizzare – o meglio semplificare – un match giocato sotto il sole cocente può avere un esito ben diverso rispetto a quello sotto una pioggia battente, così come una biciclettata o una corsa in uno scenario urbano è un’esperienza ben diversa da quella che si può vivere in un contesto naturalistico.

Ma, come si può ben capire, l’ambiente non è solo un insieme di fattori climatici che condizionano più o meno intensamente la pratica sportiva. Riguarda anche l’organizzazione di un grande evento e l’impatto – positivo o negativo – che può avere su un determinato territorio; coinvolge i luoghi dove lo sport viene praticato, siano essi impianti moderni e progettati per compensare le emissioni o vetusti e scarsamente raggiungibili con mezzi pubblici.

La sostenibilità è dunque materia presente nello sport dapprima che tutti noi iniziassimo a ripeterla come un mantra, un ideale passe-partout capace di aprire ogni porta.

Sport e Sostenibilità: il “racconto continuo” su Sport e Finanza

Ed è su questa affermazione, forse un po’ ardita ma non di certo forzata, che getta le fondamenta il progetto di Fair Play Group, che nella sport industry si muove a più livelli da oltre dieci anni, in prima battuta con Calcio e Finanza e in seconda istanza con Sport e Finanza e con tante altre attività: il desiderio di indagare, analizzare e dunque raccontare il rapporto che intercorre tra lo sport e la sostenibilità e del contributo che il primo, in qualsiasi misura, può dare a quest’ultima.

Perché non si può non considerare la forza pervasiva dello sport: il suo essere trasversale, ancor prima che universale, lo rende il linguaggio più diffuso al mondo e quindi capace di essere uno strumento di “marketing etico” e portatore di valori positivi.

Senza dimenticare che lo sport viene praticato da atleti, che sono in primo luogo persone ma che in dati momenti, quali i grandi eventi come Olimpiadi o Mondiali ma anche quando si distinguono per particolari performance, assurgono a un ruolo se non “divino”, almeno oracolare e hanno di conseguenza la possibilità di far passare i propri messaggi con una magnitudo e una portata su larghissima scala.

Tanti, dunque, gli elementi da prendere in considerazione e gli aspetti che possono combinarsi tra loro e generare una moltitudine di risultati diversi che incuriosiscono e affascinano.

E che cercheremo di raccontare su Calcio e Finanza e su Sport e Finanza, in uno spazio dedicato con pillole settimanali, che metteranno in luce le attività che le singole discipline sportive mettono in campo per contribuire alla sostenibilità sotto ogni suo aspetto. Senza dare una connotazione di giudizio, perché non esistono iniziative grandi o piccole ma solo progetti che diventano realtà e che contribuiscono fattivamente allo sviluppo sostenibile.

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