L’Eurolega di basket sta diventando sempre più popolare, raggiungendo nuovi record di spettatori.
Tuttavia, la competizione somiglia sempre più a una “Superlega calcistica“, poiché le squadre che partecipano alla Final Four, prevista dal 24 al 26 maggio alla Uber Arena di Berlino, fanno tutte parte di polisportive sostenute finanziariamente dalle loro sezioni calcistiche a causa della cronica mancanza di equilibrio economico nel settore cestistico.
Come riporta Il Sole 24 Ore, Il Real Madrid è l’esempio più evidente di questa situazione, ma lo stesso vale per le altre squadre in finale: Panathinaikos, Fenerbahce e Olympiacos. Anche altre squadre stabili in Eurolega come Barcellona, Bayern Monaco e Maccabi Tel Aviv, e quelle con licenza temporanea come Partizan e Stella Rossa di Belgrado, fanno parte di polisportive.
Delle 13 franchigie con licenza pluriennale, solo Baskonia, Efes Istanbul, Zalgiris Kaunas, Olimpia Milano e Asvel Villeurbanne non appartengono a polisportive.
Quanto vale Eurolega – Una stagione da record per il ticketing
A più di vent’anni dalla sua fondazione e dalla separazione dalla federazione internazionale, l’Eurolega ha raggiunto alti livelli sportivi e di pubblico. La stagione regolare 2023/24 ha stabilito un record storico di pubblico con un aumento del 18%, passando da una media di 8.748 a 10.383 spettatori per partita.
Partizan Belgrado ha ottenuto le migliori performance di pubblico, seguito da Stella Rossa Belgrado, Zalgiris Kaunas, Panathinaikos Atene, Anadolu Efes Istanbul e Olympiacos Pireo. Anche l’EA7 Emporio Armani e la Virtus Bologna hanno registrato ottimi numeri di pubblico, con quest’ultima che ha venduto il 90% dei biglietti disponibili in molte partite.
I ricavi dai biglietti variano tra i club, con i top team che guadagnano tra i 4 e i 6 milioni di euro per i 17 match casalinghi. Complessivamente, le 18 franchigie possono contare su entrate totali tra i 50 e i 60 milioni a stagione.
Quanto vale Eurolega – Dai diritti tv alle entrate commerciali
Alle entrate da ticketing si aggiungono i proventi dai diritti tv, con il fatturato dell’Euroleague Commercial Assets (ECA) che si aggira intorno agli 80 milioni di euro a stagione, metà dei quali destinati ai club.
I club fondatori dell’Eurolega ricevono la maggior parte dei fondi, con il market pool che vale 33,3 milioni, mentre 8,7 milioni sono assegnati in base ai meriti sportivi.
Per sostenere i costi di partecipazione in Eurolega, è essenziale il supporto dei partner commerciali e della proprietà. Il Financial Fair Play per la stagione 2023-24 impone che le spese per stipendi di giocatori e staff non superino il 65% del budget e che il contributo della proprietà non oltrepassi il 50%.
Queste norme hanno costretto molte società a ridurre i costi del personale. Ad esempio, la Virtus Bologna ha ridotto il proprio budget da 34 a 25 milioni e i salari da 24 a 15 milioni, e il Barcellona ha fatto una riduzione simile.
Quanto vale Eurolega – In crescita i costi dei club
I top club devono affrontare costi crescenti per competere in Eurolega, con budget medi intorno ai 20 milioni di euro e spese per il roster che spesso superano i 30 milioni.
Complessivamente, i costi delle 18 squadre per i roster ammontano a circa 230 milioni di euro. Questo squilibrio tra costi e ricavi provoca un deficit costante, come dimostrato dal Real Madrid, che ha chiuso la stagione 2023 con una perdita di 27,8 milioni di euro.
Per far fronte al passivo in bilancio, l’Eurolega sta considerando un modello simile a quello della NBA, con un’espansione graduale a 24 squadre e divisione in due conference.
Tra i potenziali nuovi membri ci sono Alba Berlino, Virtus Bologna e un team di Dubai, il cui interesse per il basket europeo potrebbe aiutare a migliorare la situazione finanziaria.