Il conto alla rovescia segna -135 giorni, un’infinità. Eppure se si tratta di Giochi Olimpici e se si unisce il fatto che questi tornano a Parigi dopo la bellezza di un secolo, diventa più comprensibile capire il sentiment, o meglio l’esprit, dei parigini e dei francesi in generale anche a più di quattro mesi dall’avvio della manifestazione.
D’altra parte la “febbre” olimpica è anche alimentata da continui eventi che, con epicentro la capitale francese, coinvolgono fisicamente o virtualmente tutto il mondo. Come nel caso di “En Route”, la staffetta che virtualmente è passata di nazione in nazione coinvolgendo oltre 130 Paesi del Mondo tra cui chiaramente l’Italia, con la tappa a Roma.
Al di là degli eventi che puntano a far crescere l’hype per le Olimpiadi estive che tornano in Europa a 12 anni di distanza da Londra 2012, è evidente sin dal momento dell’assegnazione che i Giochi di Parigi puntino a mettere in mostra tutta la grandeur francese.
Già la cerimonia di apertura, fissata per venerdì 26 luglio, è stata pensata per stupire e per “rompere” con la tradizione. Per la prima volta nella storia dei Giochi non avverrà in uno stadio ma sarà “itinerante”, lungo uno dei luoghi simbolo di Parigi stessa, ossia la Senna.
È stato studiato un percorso lungo il fiume di circa 6km, con oltre 10.500 partecipanti (tra atleti e staff) in rappresentanza di 206 delegazioni, che sfileranno in luoghi simbolo della città, partendo da Pont d’Austerlitz, fino ad arrivare all’Esplanade du Trocadéro, di fronte alla Tour Eiffell dove si scenderà a terra e con la cerimonia ufficiale saranno avviati i giochi.
Parigi 2024 febbre olimpica: Giochi itineranti in Francia e non solo
Si scrive Parigi, si legge Francia. Le Olimpiadi 2024 avranno chiaramente come luogo cardine la capitale francese ma dei 329 eventi complessivi per 758 sessioni di gara che si svolgeranno nei 18 giorni di giochi non tutti saranno nel cuore della Francia.
Oltre alla capitale saranno coinvolte città come Lione, Nantes, Bordeaux e Saint-Etienne; Nizza e Marsiglia ospiteranno il calcio mentre il surf si disputerà addirittura in uno dei territori d’oltremare, nella Polinesia Francese, a Tahiti.
Anche per quanto riguarda i Giochi Paralimpici si punta a stupire: negli undici giorni di gare saranno 22 le discipline coivolte, con 549 eventi e 4.400 atleti provenienti da 184 delegazioni paralimpiche.
A livello di workforce il numero di posti di lavoro, tra lavoratori coinvolti direttamente durante la manifestazione e quelli che hanno preso parte ai lavori di manutenzione o creazione degli impianti, supera le 150.000 unità, per un totale di 1.900 aziende francesi coinvolte.
Parigi 2024 febbre olimpica: l’impatto turistico
Per quanto riguarda l’impatto turistico, Parigi si prepara a bruciare ogni record.
Abituata ad essere una meta obbligata, nella mappa dei luoghi da vedere almeno una volta nella vita, è la capitale del Paese che stabilmente occupa il primo posto nel ranking delle nazioni più visitate al mondo. Basti pensare che, secondo il Global Travel Report del World Travel Market, nel 2023 gli arrivi turistici in Francia hanno raggiunto quota 72,4 milioni e sono destinati a crescere a doppia cifra nel corso di quest’anno, proprio per via dei Giochi.
Le stime degli organizzatori per Parigi 2024 si attestano attorno a 16 milioni di arrivi, con una permanenza media di 3,3 giorni che potrebbe portare il numero di pernottamenti oltre quota 50 milioni.
Non si teme dunque un eccesso di overtoursim in una città che è abituata a gestire un flusso costante di turismo.
Anche perché, nonostante l’invito degli organizzatori a calmierare i prezzi, facendo una ricerca sui portali di prenotazione, gli aumenti per i pernottamenti sono saliti anche del 200% rispetto a un prezzo medio, con una camera doppia che nella notte del 26 luglio – post cerimonia di apertura – arriva a costare circa 1.000 euro in una struttura a tre stelle.
Solo l’impatto turistico, senza considerare il valore economico delle Olimpiadi nel suo complesso, dovrebbe fruttare alla capitale francese circa 500 milioni di euro, di cui 121 milioni dovuti al settore ricettivo, 285 alla ristorazione e 87 ai trasporti.