La Formula 1 sta tornando: si mette in moto una macchina da 3 miliardi

Si parte in Bahrain, per un mondiale 2024 che toccherà 24 paesi. Tre tappe negli Usa, due in Italia, per chiudere l’8 dicembre ad Abu Dhabi. Ecco gli economics di Liberty Media.

Test Ferrari, Bahrain 2024
UNA SETTIMANA AL VIA
Carlos Sainz, Bahrain 2024 (Photo by DPPI/Panoramic/Insidefoto)

Il circus sta per riaprire i battenti: tra una settimana parte la stagione 2024 di Formula 1. Saranno 30 le gare e 24 i Paesi ospitanti, con l’Italia che conferma i due appuntamenti di Imola e Monza.

La competizione F1, organizzata da Liberty Media Corporation, ha visto un aumento costante dei ricavi (+20% nel 2022) e un pubblico rinnovato, sempre più giovane grazie all’entertainment collegato all’evento (basti pensare alla serie Netflix “Drive to survive”).

Nel 2022 si era avuta un’affluenza complessiva di 5,7 milioni di tifosi, in aumento del 36% rispetto al 2019, l’ultima stagione non influenzata dalle restrizioni Covid. Con Il 2023, come riporta Il Sole 24 Ore, dovrebbero aver raggiunto i 6 milioni, non solo per l’aumento dei GP.

Formula 1 ricavi – Il giro d’affari di Liberty Media

Nel terzo trimestre Liberty Media, ha dichiarato entrate in aumento del 24%, pari a 887 milioni di dollari. Un incremento che, in parte, è stato assorbito dagli ingenti costi di trasporto e organizzativi. Il colosso Usa proprietario del Circus presenterà, il prossimo 28 febbraio, i dati complessivi del 2023, che dovrebbero essere in ulteriore miglioramento.

Si punta ormai ai 3 miliardi di ricavi: un obiettivo che sarà sfiorato nel bilancio relativo allo scorso anno, ma dovrebbe essere a portata di mano per il 2024. «Questa crescita sta attirando partner commerciali, tra cui il nostro recente accordo con American Express, che segna il primo nuovo evento sportivo sponsorizzato in più di un decennio», ha dichiarato il Ceo di Formula One Group, Stefano Domenicali.

Formula 1 ricavi – La struttura delle entrate

Per quanto concerne l’ultimo anno di analisi, ossia il 2022, risultavano in crescita tutte le voci di ricavo: da quelle legate alle fee versate dagli organizzatori (anche se con un tariffario sempre più variegato tra i vari circuiti), a quelle derivanti dagli sponsor e dai diritti media, grazie in questo caso sia all’incremento degli abbonamenti alla F1 TV che degli accordi territoriali con i broadcaster.

Nel dettaglio, da questi capitoli di entrata la F1 ha incassato nel 2022 circa 2,1 miliardi di dollari (il 28% dai diritti di promozione, il 36% dai diritti mediatici e il 17% dalle sponsorizzazioni).

Proprio a livello di sponsor la Formula 1 ha annunciato, oltre ad American Express, numerosi aggiornamenti agli accordi, tra cui l’estensione del contratto con MSC Crociere come partner globale, quello con Puma come fornitore ufficiale di abbigliamento sportivo e quelli con Paramount+ e Liqui Moly come partner ufficiali. È stata anche rinnovata l’intesa con Pirelli come partner globale degli pneumatici fino al 2027.