Non solo giocatori di golf, bensì anche investitori. Il PGA Tour ha concluso un accordo di investimento con Strategic Sports Group (SSG), un consorzio statunitense, per un valore di 3 miliardi di dollari. Grazie a questo accordo strategico, l’organizzazione ha lanciato PGA Tour Enterprises, una nuova impresa commerciale sotto il suo controllo.
In quello che viene descritto come un programma unico nel suo genere, quasi 200 membri del PGA Tour avranno l’opportunità di diventare azionisti della nuova società. Come riporta GlobalData, in base al programma, i giocatori avrebbero collettivamente accesso a oltre 1,5 miliardi di dollari di azioni di PGA Tour Enterprises.
Le sovvenzioni si baseranno sui risultati della carriera, sui risultati recenti, sulla partecipazione e sui servizi futuri e sullo status di membro del PGA Tour, e saranno disponibili solo per i giocatori qualificati del PGA Tour. Questo è ampiamente considerato come una ricompensa finanziaria per i giocatori che non hanno disertato il circuito rivale LIV Golf, sostenuto dai sauditi, tra cui Tiger Woods e Rory McIlroy.
PGA Tour – Le cifre dell’accordo con SSG
L’accordo tra SSG e il PGA Tour valuta l’organizzazione circa 12 miliardi di dollari. Finora il PGA Tour ha operato senza scopo di lucro e senza l’apporto di capitali privati da parte di SSG, il consorzio di proprietari di squadre sportive americane guidato da Fenway Sports Group (FSG).
Come parte di PGA Tour Enterprises, SSG investirà 1,5 miliardi di dollari iniziali e «si concentrerà strategicamente sulla massimizzazione della generazione di ricavi a beneficio dei giocatori e sulla ricerca di opportunità per migliorare il gioco del golf in tutto il mondo», si legge nella nota della società.
I direttori dei giocatori del PGA Tour Patrick Cantlay, Peter Malnati, Adam Scott, Webb Simpson, Jordan Spieth e Woods hanno dichiarato in un comunicato congiunto: «Siamo stati orgogliosi di votare all’unanimità a favore di questa storica partnership tra PGA Tour Enterprises e SSG. Era incredibilmente importante per noi creare opportunità per i giocatori di oggi e del futuro di essere maggiormente investiti nella loro organizzazione, sia finanziariamente che strategicamente».
PGA Tour – Sempre più vicina l’intesa con PIF
Da un accordo siglato ad un altro che potrebbe, presto, essere ufficializzato. Infatti, il PGA Tour si concentrerà ora sulla conclusione della partnership con il Public Investment Fund (PIF) dello Stato saudita. L’ente ha dichiarato che la transazione con SSG consente un co-investimento da parte del PIF in futuro, soggetto a tutte le necessarie approvazioni normative.
Il fondo saudita e il tour avevano annunciato un quadro per raggiungere un’intesa sulla fusione a metà del 2023, ma da allora non è stato svelato alcun accordo definitivo. Ora è stato riferito che la scadenza per un eventuale accordo è stata posticipata ad aprile.
PGA Tour Enterprises doveva essere la nuova società a scopo di lucro al centro dell’accordo quadro che univa PGA Tour, DP World Tour (ex European Tour) e LIV Golf. Secondo l’accordo quadro, le attività a scopo di lucro dei tre circuiti verrebbero riunite in PGA Tour Enterprises. Dopo una valutazione di tali attività, PIF, che possiede il 93% di LIV Golf, effettuerà un investimento di minoranza nella nuova entità.
PGA Tour Enterprises sarà un ombrello per tutti i futuri investimenti dei tre gruppi legati al golf e prevede di creare ritorni finanziari attraverso fusioni e acquisizioni mirate per globalizzare lo sport. PIF, invece, investirà sia nel PGA Tour che nel DP World Tour come «sponsor aziendale di primo piano».
All’esterno, tuttavia, l’accordo ha attirato l’attenzione del governo statunitense ed è oggetto di indagine da parte del Senato degli Stati Uniti. A settembre sono stati consegnati dei mandati di comparizione alle filiali statunitensi di PIF, con la richiesta di rilasciare i documenti relativi all’accordo quadro di PIF con il PGA Tour e agli investimenti correlati in tutti gli Stati Uniti, dopo che l’azienda si era rifiutata di soddisfare volontariamente la richiesta iniziale del Senato.