Coni-Ifis, borse di studio agli atleti: ogni euro ne genera tre

Investire sui giovani porta vittorie e medaglie che, a loro volta, producono valore. Il circolo vizioso del progetto della banca con l’organismo di governo dello sport.

Giovanni Malagò, presidente del Coni
IL VALORE DELLO SPORT
Giovanni Malagò, presidente del Coni (Photo by Andrea Staccioli / Insidefoto / Fidal)

Ogni euro speso in borse di studio a giovani atleti ne genera 3,3. In più, ogni euro investito dalla Pubblica amministrazione nello sport si traduce in investimenti privati otto volte superiori, con ricavi attesi di 21 euro.

A sottolineare il ruolo dell’attività fisica come moltiplicatore di valore è la ricerca, presentata da Banca Ifis in collaborazione con Triadi, spin-off del Politecnico di Milano. Presente anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha collaborato direttamente con l’istituto bancario presieduto da Ernesto Fürstenberg Fassio. Nell’ultimo triennio sono 6 i milioni di euro garantiti da Banca Ifis a sostegno dello sport italiano.

Come riportato dal settimanale Affari e Finanza, l’obiettivo di fondo dell’analisi era approfondire l’impatto delle borse di studio verso gli atleti, considerando anche le esternalità positive e le ricadute sull’indotto. I ricercatori del Politecnico hanno tradotto in valore economico misurabile alcuni fattori:

  • la crescita del benessere personale dei destinatari degli assegni
  • la riduzione dei costi per la pubblica amministrazione quando a supportare lo sport sono i privati
  • le maggiori probabilità di trovare lavoro e affermarsi nella vita dopo lo sport per un atleta vincitore di medaglie.

Ed ecco quei 3,3 euro generati da ogni euro investito. Oltre al rapporto quantitativo è stata presentata anche un’indagine qualitativa, che va di pari passo con il precedente lavoro. Intervistando un campione di giovani atleti azzurri vincitori di medaglie nelle proprie discipline, a cui Banca Ifis in collaborazione con il Coni ha erogato nell’ultimo triennio borse per 500mila euro, emerge che:

  • Il 51%, afferma di avere migliorato i propri risultati scolastici grazie ai soldi ricevuti
  • Il 62% dichiara di avere potuto conciliare meglio studio e allenamenti
  • Il 68% ha riscontrato benefici sulla performance
  • Il 68% afferma di sentirsi più pronto a trovare un lavoro grazie alla borsa ricevuta.

Così il presidente Malagò, nel rimarcare la correlazione diretta tra finanziamenti e performance: «Investire sui giovani si traduce in risultati, vittorie e medaglie, che a loro volte producono valore, in un circolo virtuoso. I giovani sportivi che hanno beneficiato delle borse di studio nel 2023 hanno vinto 143 medaglie, contro le 135 totali del 2022, con un’incidenza degli ori che cresce di 9 punti percentuali passando dal 34 per cento sul totale dell’anno scorso al 43 per cento».