Ogni euro speso in borse di studio a giovani atleti ne genera 3,3. In più, ogni euro investito dalla Pubblica amministrazione nello sport si traduce in investimenti privati otto volte superiori, con ricavi attesi di 21 euro.
A sottolineare il ruolo dell’attività fisica come moltiplicatore di valore è la ricerca, presentata da Banca Ifis in collaborazione con Triadi, spin-off del Politecnico di Milano. Presente anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha collaborato direttamente con l’istituto bancario presieduto da Ernesto Fürstenberg Fassio. Nell’ultimo triennio sono 6 i milioni di euro garantiti da Banca Ifis a sostegno dello sport italiano.
Come riportato dal settimanale Affari e Finanza, l’obiettivo di fondo dell’analisi era approfondire l’impatto delle borse di studio verso gli atleti, considerando anche le esternalità positive e le ricadute sull’indotto. I ricercatori del Politecnico hanno tradotto in valore economico misurabile alcuni fattori:
- la crescita del benessere personale dei destinatari degli assegni
- la riduzione dei costi per la pubblica amministrazione quando a supportare lo sport sono i privati
- le maggiori probabilità di trovare lavoro e affermarsi nella vita dopo lo sport per un atleta vincitore di medaglie.
Ed ecco quei 3,3 euro generati da ogni euro investito. Oltre al rapporto quantitativo è stata presentata anche un’indagine qualitativa, che va di pari passo con il precedente lavoro. Intervistando un campione di giovani atleti azzurri vincitori di medaglie nelle proprie discipline, a cui Banca Ifis in collaborazione con il Coni ha erogato nell’ultimo triennio borse per 500mila euro, emerge che:
- Il 51%, afferma di avere migliorato i propri risultati scolastici grazie ai soldi ricevuti
- Il 62% dichiara di avere potuto conciliare meglio studio e allenamenti
- Il 68% ha riscontrato benefici sulla performance
- Il 68% afferma di sentirsi più pronto a trovare un lavoro grazie alla borsa ricevuta.
Così il presidente Malagò, nel rimarcare la correlazione diretta tra finanziamenti e performance: «Investire sui giovani si traduce in risultati, vittorie e medaglie, che a loro volte producono valore, in un circolo virtuoso. I giovani sportivi che hanno beneficiato delle borse di studio nel 2023 hanno vinto 143 medaglie, contro le 135 totali del 2022, con un’incidenza degli ori che cresce di 9 punti percentuali passando dal 34 per cento sul totale dell’anno scorso al 43 per cento».