Adidas ha tagliato le sue previsioni di utile per il 2022, a causa del calo delle vendite in Cina, legato alle rigide restrizioni sanitarie per il Covid applicate nel Paese asiatico e al rallentamento economico nei mercati occidentali, legato alle tensioni geopolitiche per la guerra tra Russia e Ucraina.
Più nel dettaglio il gruppo tedesco di abbigliamento sportivo ha portato da 1,3 miliardi a 500 milioni di euro le proprie stime di utile netto per l’esercizio in corso. I ricavi 2022 dovrebbero crescere intorno al 5%, contro le stime precedenti, rilasciate nel mese di agosto, che indicavano una crescita compresa il 6 e il 10%.
Le nuove previsioni «tengono conto del deterioramento della situazione in Cina», ha spiegato Adidas in una nota, a causa del «persistere di restrizioni diffuse legate alla Covid-19». Adidas è fortemente esposta al mercato cinese, che rappresenta «3 miliardi di euro di vendite» all’anno, pari al 16% del suo fatturato totale a livello mondiale.
Il gruppo tedesco di abbigliamento sportivo ha motivato il profit warning anche per il «calo della domanda dei consumatori nei principali mercati occidentali»dall’inizio di settembre, in un contesto di rallentamento economico legato all’inflazione.
Tra gli aspetti positivi, invece, l’effetto dei Mondiali di calcio in Qatar, che dovrebbe consentire al gruppo di ottenere una crescita a due cifre del fatturato nel quarto trimestre.
Adidas, nel terzo trimestre utile in calo a 179 milioni
Adidas ha chiuso il terzo trimestre del 2022 con ricavi in crescita dell’11% a 6,4 miliardi di euro con un utile netto dell’attività caratteristica in calo da 479 a 179 milioni a causa di extra-costi non ricorrenti per 300 milioni di euro, legati prevalentemente alla dismissione delle proprie attività in Russia.