Sport e Salute investirà 527 milioni per gli impianti sportivi

La società pubblica che si occupa dello sviluppo dello sport in Italia investirà entro il 2024 oltre mezzo miliardo di euro per la riqualificazione e la creazione di nuovi impianti sportivi.

Campo da basket
Progetto "Sport di tutti"
(Foto Federico Tardito / Insidefoto)

Oltre 500 milioni di euro per rendere lo sport accessibile a tutti. Investimenti per creare luoghi di aggregazione nelle città, andando a riqualificare impianti già esistenti o creandone dei nuovi, ma non fermandosi solo alla definizione tradizionale di infrastruttura sportiva. Valorizzare i parchi o altri spazi pubblici adatti a particolari discipline, capendo quali siano gli interessi dei fruitori e agendo quindi in target con quello che richiede il mercato. Si tratta di «Sport di tutti», il nuovo progetto di Sport e Salute che prevede un investimento complessivo di 527 milioni di euro da qui al 2024 per rilanciare lo sport nelle città.

Il progetto prevede tre linee di investimento. La parte più consistente (510 milioni di euro) sarà destinata ad interventi di riqualificazione di impianti esistenti o di costruzione di nuove infrastrutture sportive. Il piano prevede inoltre la valorizzazione di altre tipologie di spazi in cui poter praticare sport. Da qui lo stanziamento di sette milioni di euro per «Sport nei parchi», un progetto che mira a creare nuovi spazi destinati alla pratica sportiva nelle aree verdi e nei luoghi pubblici. Il terzo pilastro del programma è invece denominato «Sport e quartieri» e prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro.

«Sappiamo quali siano gli impianti da riqualificare», ha spiegato a Italia Oggi il direttore generale di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris, «avendo uno storico di informazioni che ci permette di agire in modo mirato». L’obiettivo, ha aggiunto, è «far sì che le città vivano uno sport strutturato seguendo una sorta di ‘neorealismo sportivo’ e cioè tenendo conto delle tradizioni, e delle tendenze di ogni singolo quartiere del Paese. Non ha senso realizzare un impianto dedicato, se poi non corrisponde alle richieste dei cittadini. La logica è quella della valorizzazione dello spazio e del luogo, in perfetta armonia con il battito socio-culturale del luogo stesso».