Trapani Shark, il conto è salato: inflitti 50mila euro di multa

Il Giudice sportivo sanziona il club per la violazione della regola 6+6 nella gara vinta contro Udine. La società non può intervenire per ampliare l’organico e contrattualizzare un coach per via del blocco sul mercato.

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Image credit: LBA

La stagione cestistica di Trapani continua a vacillare. Ogni impresa sul parquet sembra accompagnata, puntuale, da un nuovo problema fuori dal campo. L’ultimo capitolo è andato in scena domenica, in una giornata di basket destinata a restare negli annali.

Senza allenatore in panchina, guidata dal capitano e in totale autogestione, la Trapani Shark ha battuto Udine utilizzando appena otto uomini. In Friuli è arrivata la settima vittoria consecutiva in campionato – record storico per il club, che lo scorso anno si era fermato a sei – ma che ha fatto esplodere nuove tensioni.

L’assenza del coach

Dentro il palazzetto, entusiasmo e orgoglio; fuori, incertezze societarie, scricchiolii strutturali e un clima sempre più teso. Un pendolo che oscilla continuamente tra esaltazione sportiva e caos gestionale.

La deroga che aveva permesso ad Alex Latini di guidare la squadra a Treviso era infatti valida per una sola partita. Latini allo stato attuale non può essere regolarizzato a causa delle sanzioni economiche che limitano l’operato del club.

Giocare senza allenatore può sembrare un paradosso, ma il regolamento lo consente: in assenza del capo-allenatore, il capitano ne assume le veci. Contro Udine, dopo un breve cameo di Latini, la squadra è stata guidata dal capitano John Petrucelli

Le cessioni dolorose

Un’immagine che fotografa perfettamente una gestione in costante emergenza, portata avanti gara dopo gara. Nel frattempo, le uscite di Alibegovic e di Allen – quest’ultimo trasferitosi al Paok Salonicco – hanno ridotto ulteriormente l’organico. 

La cessione di Allen ha garantito un buy-out importante, utile a tamponare una situazione finanziaria tutt’altro che rosea, ma ha anche imposto l’obbligo di riportare a dodici il numero dei tesseramenti, vista la scelta della formula 6+6. 

Un obbligo non adempiuto: il Giudice Sportivo ha così inflitto una multa da 50mila euro perché il club “ha depositato 11 contratti, pur avendo optato per la formula del 6+6”. Nei giorni scorsi Trapani ha tentato di registrare un accordo professionistico con il 18enne Luigi Patti, ma senza successo.

Il blocco del mercato

Il patron Antonini rivendica di aver sistemato le pendenze: «Abbiamo pagato ogni lodo, i giocatori sono stati retribuiti e per quanto riguarda il contenzioso con l’Agenzia delle Entrate e la questione dei crediti di imposta abbiamo già presentato ricorso alla Commissione tributaria e al Tar».

Resta però il blocco dei tesseramenti, legato a un procedimento di contraddittorio con l’ente pubblico, dopo la scelta del club di ricorrere al ravvedimento operoso. Una situazione che paralizza l’operato del club.

Una linea che si è però scontrata con la fermezza della FIP, che domenica sera ha ribadito: «I regolamenti vigenti sono noti ed accettati da tutti coloro che scelgono di partecipare ai campionati federali. Nessuno ha il potere di giudicare ed emettere sentenze senza rispettare le norme previste. Ogni altra considerazione è priva di fondamento».

Un roster ridotto all’osso

Ad oggi il roster conta appena dieci giocatori professionisti, ai quali si aggiunge il giovane Luigi Patti, presente in panchina ma mai impiegato nelle ultime due gare. A rendere il quadro ancora più critico è l’assenza di una figura regolarmente abilitata a referto come capo-allenatore. 

Il blocco del mercato impedisce l’ingaggio di uno straniero che sostituisca Allen e consenta il ritorno ad un roster da 6+6, esponendo così il club al rischio concreto di nuove multe da 50mila euro nelle prossime partite. 

«50mila euro a partita è una sanzione ingestibile. Tenteremo di far valere le nostre ragioni con la Federazione. A Sassari andremo se avremo le condizioni per farlo. Se vogliono darci altri 100mila euro di sanzione, diventerà una presa di posizione insostenibile che creerà dei precedenti pericolosissimi».

Le tensioni societarie

Sul piano societario, Antonini ha attaccato duramente Federazione e istituzioni locali, arrivando a consegnare simbolicamente le chiavi della Trapani Shark e del Trapani Calcio al sindaco Giacomo Tranchida e annunciando possibili azioni legali contro Repesa e Alibegovic

Il clima intorno alla squadra è rovente: la tifoseria è divisa tra chi continua a sostenere il presidente che ha riportato Trapani nella massima serie e chi chiede apertamente la cessione del club.

Eppure, nonostante il caos e un contesto tutt’altro che sereno, la Trapani Shark continua a vincere. Senza la penalizzazione, i granata sarebbero oggi in vetta alla classifica insieme a Brescia con un clamoroso record di 10-1

In settimana è arrivata anche l’impresa europea sul campo di Tenerife in Basketball Champions League: una vittoria storica, che ha garantito l’accesso al play-in e interrotto una striscia di 31 successi casalinghi consecutivi degli spagnoli.

Intanto si fanno sempre più insistenti le voci di un possibile trasferimento di Jordan Ford a Milano, con un buy-out rilevante a favore di Trapani. Su un eventuale passaggio di JD Notae al Partizan Belgrado, Antonini aveva invece smentito seccamente, definendo il giocatore “incedibile”. Per Ford, al momento, tutto resta in silenzio.

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