NBA in Europa, obiettivo ottobre 2027: FIBA conferma la roadmap per la nuova competizione

Il segretario della federazione Andreas Zagklis ha delineato l’orizzonte temporale del progetto dettagliando i criteri per accedere ai quattro posti assegnati sulla base del merito sportivo.

FIBA NBA Europe
il punto sul progetto
Image credit: FIBA

L’NBA si prepara a debuttare in Europa nel 2027. A confermare l’orizzonte temporale della nuova lega è stato Andreas Zagklis, segretario generale di FIBA, che ha definito quella data un obiettivo realistico per il lancio del nuovo progetto.

«È anche un modo ideale per chiudere il sipario a Doha, archiviando la FIBA Basketball World Cup – ha commentato il dirigente greco -, e passare subito a un nuovo progetto che possa plasmare in modo positivo il panorama del basket per club in Europa».

Il passaggio di testimone dopo il Mondiale 2027

Zagklis sarà alla guida della Coppa del Mondo FIBA maschile del 2027, in programma in Qatar e in chiusura a settembre. Solo un mese dopo, secondo i piani, FIBA e NBA potrebbero lanciare la nuova competizione europea, su cui il commissioner NBA Adam Silver lavora da anni.

L’idea è ambiziosa: una lega capace di attrarre investitori di livello globale, grandi gruppi finanziari e nuovi capitali per squadre collocate nelle principali metropoli europee, affiancando – o sfidando – l’attuale assetto del basket continentale.

La geografia del progetto NBA

A fornire una prima mappa geografica preliminare del progetto è stato, lo scorso mese, George Aivazoglou, managing director NBA per Europa e Medio Oriente, intervenuto nel corso del Football Business Forum. 

Tra le città indicate come possibili membri fondatori figurano Londra, Parigi, Roma, Milano, Berlino, Monaco di Baviera, Barcellona, Madrid, Atene, Istanbul, Manchester e Lione, per un totale di circa 12 club iniziali.

Molte di queste piazze ospitano già squadre protagoniste in Eurolega, il massimo torneo europeo attuale. Ed è proprio qui che si concentra una delle principali preoccupazioni di Zagklis: evitare una frattura irreversibile tra il nuovo progetto e l’ecosistema esistente.

Il tema della sostenibilità economica

Zagklis ha ribadito più volte la volontà di ricomporre il mosaico del basket europeo, garantendo sostenibilità economica e competitiva anche ai club che non dovessero entrare nella nuova lega NBA.

«Non esiste una cosa come una ‘squadra di Eurolega’, perché tutte queste squadre sono squadre FIBAha spiegato – Comprese quelle che sono co-proprietarie della società che gestisce l’Eurolega. Ci importa molto di loro, ci importa che abbiano un ruolo, una posizione, che possano guadagnare, cosa che non è sempre accaduta e che forse è al cuore del problema».

Il riferimento è diretto alla struttura chiusa di Eurolega, spesso criticata per la mancanza di meritocrazia sportiva e per le difficoltà economiche di molti club che non riescono a capitalizzare economicamente la popolarità dello sport.

La struttura della nuova lega

L’NBA europea non replicherà il modello americano con due conference composte da 30 squadre fisse. Al contrario, l’idea è preservare il modello sportivo europeo, basato su campionati nazionali e accesso alle competizioni internazionali in base ai risultati.

Attualmente, in Eurolega partecipano 20 squadre, con 13 che hanno una licenza fissa, indipendente dalle prestazioni nei tornei domestici, essendo club azionisti della competizione. 

Secondo dati citati da Sports Business Journal, circa il 90% dei club europei non ha alcun accesso alla massima competizione continentale e due terzi delle squadre di Eurolega operano in perdita.

Il disegno preliminare

Se la nuova lega NBA dovesse partire con 16 squadre, come ipotizzato in precedenza, l’accesso ai posti disponibili sarebbe più ampio rispetto al sistema vigente in Eurolega, con quattro slot assegnati in base alle prestazioni in campo.

«È parte del nostro lavoro, come custodi dell’ecosistema, garantire l’accesso alle leghe. E accesso significa avere l’opportunità di giocare ogni anno al livello più alto. Niente più effetto ascensore dopo l’investimento. Dal punto di vista dei tifosi, è anche una questione di rispetto verso chi oggi non ha alcuna possibilità reale di vedere la propria squadra arrivare in cima pur vincendo, e continuando a vincere».

L’accesso alla competizione

Zagklis ha inoltre fornito indicazioni più precise su come verranno assegnati gli ultimi posti disponibili nella futura lega europea NBA-FIBA. Dei quattro slot aperti, uno sarà riservato alla squadra vincitrice della Basketball Champions League, mentre gli altri tre verranno assegnati attraverso un nuovo torneo di fine stagione, appositamente creato per determinare l’accesso alla competizione.

Il torneo riunirà tra sei e otto squadre, selezionate tra i campioni dei campionati nazionali e i migliori club della BCL, esclusa la squadra che ha già conquistato il titolo continentale.

«Dobbiamo riuscire a incastrarlo nel calendario, quindi deve essere un torneo breve, da disputare prima dell’inizio delle competizioni delle nazionali, così da permettere ai club di adeguare i budget e completare i roster», ha spiegato Zagklis.

Il dialogo con l’Eurolega

Zagklis ha ammesso che FIBA sarà l’ultimo appiglio nel tentativo di trovare un accordo tra NBA ed Eurolega su un formato condiviso. «Preferisco sembrare ingenuo e provare fino alla fine a trovare una soluzione», ha detto Zagklis.

Tuttavia, le possibilità appaiono ridotte, soprattutto dopo che nel 2024 quest’ultima ha respinto l’ipotesi di una fusione proposta dalla NBA, per poi aprire al dialogo dopo l’annuncio del progetto NBA.

In assenza di un’intesa che integri l’attuale struttura proprietaria di Eurolega nel progetto NBA, i due sistemi finiranno per competere direttamente, con un evidente squilibrio in termini di risorse finanziarie e forza del brand a favore della lega americana. 

Un ecosistema globale

Secondo quanto emerso, la squadra vincitrice della nuova lega europea parteciperebbe alla FIBA International Cup, torneo estivo che riunisce i campioni delle varie competizioni regionali, inclusa una selezione di giocatori della G League.

Al momento, invece, non sono in corso discussioni concrete su eventuali sfide tra club europei e squadre NBA negli Stati Uniti, ad esempio attraverso un invito alla NBA Cup. «Non considero serio affrontare questo tema quando abbiamo già una questione così grande sul tavolo», ha tagliato corto Zagklis.

Nel frattempo, l’NBA giocherà due partite di regular season in Europa nel gennaio 2026: Memphis Grizzlies e Orlando Magic si sfideranno a Berlino il 15 gennaio e a Londra il 18 gennaio.

Durante la trasferta europea, continueranno gli incontri tra NBA, FIBA, potenziali investitori e proprietari di club già esistenti. Il cantiere della nuova lega è aperto, e ottobre 2027 è il mese da cerchiare in rosso.

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