MotoGP 2025: oltre i 3,6 milioni di spettatori dal vivo

La classe regina chiude il 2025 con il miglior dato live di sempre, spinta dall’ampliamento del calendario e dalla crescita dell’offerta ai fan. Per il 2026 l’obiettivo è capitalizzare la regia di Liberty Media.

Marc Marquez_Ducati_2025
Nuovo record
Marc Marquez, Ducati. Image Credit: Ducati Media House

La bandiera a scacchi sventolata sul tracciato di Valencia ha fatto calare il sipario sulla stagione 2025 di MotoGP. Una stagione che ha fatto registrare il nuovo record di spettatori in pista, superando i 3,6 milioni di presenze nei 22 Gran Premi del calendario.

Nonostante una stagione meno emozionante in termini di lotta per il titolo, il pubblico non ha perso interesse: il GP della Comunità Valenciana ha richiamato oltre 200.000 tifosi al circuito di Cheste, confermando una domanda live rimasta solida per tutta la stagione.

L’allargamento del calendario a 22 gare, il weekend lungo con le sprint del sabato come prassi assodata e l’ampliamento delle attività collaterali dedicate ai fan (fan zone, hospitality, esperienze in circuito) hanno alimentato un afflusso straordinario.

«Superare il traguardo dei 3,6 milioni di spettatori è un qualcosa di straordinario – ha affermato il ceo di Dorna Sports da 2Playbook, Carmelo Ezpeleta – ed è un traguardo che riflette il successo ormai sempre più globale della MotoGP».

MotoGP spettatori 2025: la grande crescita “nonostante” il dominio Márquez 

Marc Márquez ha dominato in lungo e in largo la stagione, totalizzando 11 vittorie, 15 podi e 8 pole position in 18 gare disputate, prima di fermarsi per infortunio.

Una cavalcata trionfale che gli è valsa il 7° titolo in MotoGP e il 9° in carriera e che gli ha permesso di laurearsi campione del mondo in Giappone, con diverse gare d’anticipo.

Il suo dominio ha reso poco competitive le sfide sul tracciato: il fratello Alex Márquez ha tentato un inseguimento, ma non ha mai davvero impensierito Marc, mentre Pecco Bagnaia, protagonista delle ultime stagioni, ha vissuto una parentesi difficile, lontano dai livelli attesi.

Nonostante tutto, il successo spettacolare del campione spagnolo non ha penalizzato il pubblico: al contrario, ha consolidato il richiamo del marchio MotoGP, la sua narrazione vincente e il fascino di una leggenda vivente in azione su una Ducati ufficiale.

L’afflusso record sembra infatti dimostrare che il carisma del campione è riuscito in qualche modo a supplire l’assenza di una vera sfida tra due avversari.

Quel bilancio di metà stagione e il raddoppio mancato

Già a metà anno le cifre avevano fatto capire che il 2025 sarebbe potuto essere un anno da primato.

Secondo i dati raccolti da Sport e Finanza, il ritmo di presenze cumulato indicava una crescita netta rispetto al 2024, con alcuni Gran Premi che segnavano numeri storici: su tutti, Le Mans con oltre 311.000 spettatori e Jerez con circa 224.000. Nove circuiti hanno battuto i propri record di pubblico, segno che l’interesse per la MotoGP non è solo legato alla competizione sportiva ma anche alla qualità dell’offerta al circuito.

I primi 11 GP avevano totalizzato 1,9 milioni di spettatori ed è lecito supporre che se la Marquez avesse avuto un antagonista fino a fine stagione, sarebbe stato possibile raddoppiare il numero e chiudere sfiorando i 4 milioni.

L’evoluzione delle presenze dal 2022 al 2025

  • 2022: circa 2,42 milioni
  • 2023: circa 2,97 milioni
  • 2024: circa 2,1 milioni
  • 2025: oltre 3,6 milioni

La guida Liberty Media e la possibile sinergia con la Formula 1

Guardando al 2026, la MotoGP sembra avviata verso una fase di consolidamento strutturale: con un calendario già stabilito a 22 gare, le presenze live dovrebbero mantenersi sui livelli record del 2025, salvo variazioni straordinarie nel quadro competitivo.

Il vero elemento da monitorare sarà però la progressiva integrazione con l’ecosistema Liberty Media, che dopo aver acquistato la maggioranza della MotoGP potrebbe iniziare a trasferire modelli della Formula 1 in termini di promozione internazionale, format eventi, contenuti digitali e ticketing avanzato.

Una possibile convergenza tra le strategie dei due campionati – pur senza sovrapposizioni dichiarate – potrebbe portare a benefici significativi: maggiore esposizione globale, pacchetti commerciali congiunti, standard più elevati di entertainment sui circuiti e un posizionamento più forte nei mercati emergenti.

Tutti elementi che potrebbero mantenere la MotoGP su una traiettoria di crescita anche in un contesto competitivo meno acceso dal punto di vista sportivo.

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