Sinner conquista per il secondo anno le Finals. L’azzurro prevale sul suo rivale Carlos Alcaraz difendendo il titolo mettendo così il punto esclamativo su una stagione straordinaria che lo vede secondo soltanto nel ranking.
Tra i due principali esponenti del tennis mondiale vigeva infatti un sostanziale equilibrio nel corso dell’anno sancito dalla conquista di due Slam ciascuno, come nella stagione precedente, che Jannik è riuscito a soverchiare a suo favore.
Il finale di stagione dell’azzurro
L’altoatesino ha chiuso la stagione in crescendo, esprimendosi al meglio sulle superfici indoor, che a lui risultano particolarmente congeniali, inanellando il quarto trofeo da settembre in poi.
Dopo la sconfitta proprio contro il murciano in finale allo US Open, Sinner ha messo la quarta conquistando i 500 di Pechino e Vienna e l’ultimo Master dell’anno a Parigi prima di confermarsi sotto la Mole.
Con il successo di oggi raggiunge quota 31 vittorie consecutive sull’indoor: l’ultima sconfitta risale al 2023 contro Novak Djokovic proprio durante l’atto conclusivo delle ATP Finals, l’ultimo grande trofeo vinto dal serbo prima dell’avvento del duopolio Sinner-Alcaraz.
Una rivalità spettacolare
Il torneo dei maestri è dunque il sesto titolo stagionale dopo l’Australian Open di inizio stagione, lo straordinario successo a Wimbledon e i tre titoli conquistati sul veloce da settembre in poi.
I due rivali hanno dato spettacolo sul campo in quello che è stato il loro settimo incrocio in stagione, tutti in finale, con il bilancio comunque favorevole all’iberico che si è riuscito a imporre in quattro occasioni.
Entrambi vantavano un percorso senza sconfitte nel capoluogo piemontese prima di confrontarsi, con Sinner che non aveva concesso nemmeno un set agli avversari, al contrario di Alcaraz che nel match d’esordio con Fritz aveva vinto in tre set.
Lo spagnolo può comunque fregiarsi di essere riuscito a blindare la posizione numero uno del ranking grazie ad una performance decisamente migliore di quella dello scorso anno in cui aveva collezionato solamente una vittoria ai gironi mancando l’accesso alla fase ad eliminazione diretta.
Sinner in pole sul fronte guadagni
Se Alcaraz è sulla vetta della classifica ATP, con il trionfo alle Finals Sinner ha consolidato la pole per guadagni cumulati in stagione grazie al premio più alto messo in palio dal circuito maschile nella storia.
Avendo conseguito il titolo da imbattuto, l’azzurro ha incassato ben 5,1 milioni di dollari per la vittoria del torneo, che si sommano ai 14 milioni che aveva già ottenuto all’interno del perimetro ATP e il maxi compenso da 6 milioni per la vittoria del Six King Slam.
I guadagni totali dunque arrivano a 19,1 milioni considerando solo le gare ufficiali – scavalcando Alcaraz proprio grazie all’exploit piemontese – e ad oltre 25 milioni sommando il corrispettivo messo in tasca a Riad.
Il murciano invece torna da Torino con un bottino da 2,7 milioni, che sommati ai risultati precedenti portano il totale ATP a 18,8 milioni e l’ammontare complessivo a 20,3 milioni se si considera il gettone di partecipazione da 1,5 milioni al torneo-esibizione saudita.