Rizzetta: «Arena e sponsor per coltivare le ambizioni del Napoli Basket»

Il presidente italoamericano punta in alto: dal nuovo moderno palazzetto al fronte commerciale, ecco il progetto per portare la città nell’elite del basket italiano ed europeo.

Rizzetta Napoli
i piani del club
Image credit: LBA

L’entusiasmo è contagioso e la visione è ambiziosa. Matt Rizzetta, imprenditore italoamericano e nuovo presidente del Napoli Basket, ha portato una ventata di energia in una piazza che da anni attende un progetto solido e di respiro internazionale. 

L’intenzione è quella di creare un club di livello internazionale che un giorno possa giocare le coppe europee e eventualmente rientrare nel programma della Nba che sta sbarcando in Europa.

La visione del presidente

«Sono fiero, sono contentissimo e orgoglioso di essere presidente del Napoli Basketball – ha dichiarato in una serie di interviste rilasciate a Corriere dello Sport e Il Mattino , perché pian piano stiamo creando una famiglia, un gruppo fantastico sia in campo sia fuori dal campo».

Rizzetta è convinto che Napoli, oggi più che mai, rappresenti un marchio globale capace di attrarre investimenti e attenzione mediatica. Dalla sua base negli Stati Uniti, osserva e studia i modelli vincenti.

«Napoli è diventato un brand di livello internazionale. Vivo a New York e riconosco come è percepito. Poi esploro, m’informo. Stiamo valutando questa grande operazione della nuova arena».

Il progetto dell’arena

Il progetto più ambizioso è quello che riguarda la costruzione di una nuova casa per il basket partenopeo. Rizzetta insiste sulla riqualificazione del PalArgento, storico impianto ormai abbandonato, e non esclude partnership pubblico-private per realizzare una struttura da 10-15 mila posti, capace di ospitare eventi internazionali.

«Stiamo insistendo sull’idea del vecchio palasport di viale Giochi del Mediterraneo che diventerebbe nuovo. È impensabile che una città internazionale come Napoli non abbia un Palasport di prima fascia. E io come presidente del Napoli Basket farò di tutto per cambiare la situazione».

Un investimento stimato tra i 40 e i 70 milioni di euro che Rizzetta, insieme ai suoi soci americani, sarebbe pronto a sostenere. Non mancano i contatti con l’amministrazione comunale, e le alternative.

Il modello Dubai

«Siamo pronti economicamente. La ricostruzione del Mario Argento è al primo posto ma abbiamo anche altre possibilità che stiamo valutando. Ci piacerebbe farlo in partnership questo impianto. Stiamo insistendo con l’amministrazione pubblica in maniera molto rispettosa».

L’imprenditore guarda anche ai casi di successo in Medio Oriente, in particolare agli Emirati dove è emerso un modello virtuoso di collaborazione con le istituzioni per la realizzazione degli impianti.

«Ho fatto un col­lo­quio con il pre­si­dente del Dubai Basket­ball, che ha costruito la Coca-Cola Arena: loro sono stati bravi a coin­vol­gere anche l’ammi­ni­stra­zione pub­blica. Per me l’importante è portare avanti un’azione per costruire un nuovo palazzetto per i tifosi del Napoli Basket, anche per ospitare eventi di altissimo livello».

Il fronte commerciale

Anche sul fronte commerciale arrivano segnali positivi: dopo due anni senza sponsor di maglia, il Napoli Basket è vicino a un accordo importante che darà un importante iniezione di risorse che porterà ulteriore stabilità al club.

«Siamo veramente alla fine, ai dettagli, per chiudere uno sponsor importante. Non so ancora se sarà il “title” o un altro “main” sponsor, ma di sicuro è un nome importantissimo. È stato fatto un grande lavoro dal nostro ufficio marketing».

La strategia è chiara: costruire nel tempo una squadra competitiva e sostenibile, dentro e fuori dal campo. Rizzetta ha in mente un progetto pluriennale, basato su persone e valori, prima ancora che su risultati immediati.

Il livello del campionato

«La nostra squadra, che si è amalgamata benissimo, sicuramente crescerà col tempo. Potrà dire la sua da subito, nonostante abbiamo programmato un progetto pluriennale: raggiungere traguardi forse mai visti in questa piazza».

Il contesto sportivo in cui il club si sta misurando è sicuramente stimolante: un campionato equilibrato e ricco di qualità, in cui l’esito delle gare spesso riserve sorprese.

«È un campionato di livello altissimo, dove non ci sono partite scontate, tutte vanno sudate e giocate dal primo minuto al quarantesimo. E questa è la bellezza del basket italiano di vertice, dove ci sono sorprese tutte le settimane».

La strategia complessiva

Il dirigente procede con determinazione: tra progetti infrastrutturali, crescita sportiva e visione globale, l’obiettivo è trasformare Napoli in una piazza centrale nel panorama sportivo italiano e oltre.

«Ci impegneremo al massimo per continuare a migliorarci in ogni senso, sia sul campo che fuori dal campo. Come rappresentanti di Napoli non possiamo pensare di essere inferiori a qualcuno, ma allo stesso tempo dobbiamo andare avanti senza presunzione».

La sua sfida è sia sportiva che culturale e imprenditoriale: fare di Napoli un punto di riferimento per il basket

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