Haas viaggia leggera. La scuderia di F1 ha registrato un utile netto di 6,5 milioni di sterline per l’anno fiscale concluso il 31 dicembre 2024, registrando il quinto esercizio consecutivo chiuso in positivo.
Si tratta del miglior risultato dal 2019, un dato notevole per la squadra con i ricavi più bassi dell’intera Formula 1 che riesce comunque a mantenere un buon equilibrio gestionale tenendo sotto controllo i costi.
Un modello di business pragmatico
Fin dal debutto nel campionato, il team fondato da Gene Haas ha adottato un modello operativo improntato alla massima efficienza: acquistare dalla Ferrari il numero massimo di componenti consentiti dal regolamento tecnico.
Questa strategia continua a rivelarsi vincente sul piano economico, permettendo di contenere costi e rischi, mantenendo allo stesso tempo un livello competitivo adeguato rispetto alle risorse disponibili.
Nonostante spese gestionali pari a 111,3 milioni di sterline – una cifra che, senza gli ingenti investimenti infrastrutturali di Williams e Aston Martin, sarebbe tra le più alte del circus – Haas è riuscita a chiudere l’anno in utile.
Gestione virtuosa
Con 119,4 milioni di sterline di fatturato, Haas resta la squadra con i ricavi più bassi tra quelle con base operativa nel Regno Unito. Eppure, la gestione oculata dei costi ha consentito di mantenere i conti in attivo per il quinto anno di fila.
Dal 2020, secondo quanto riporta BlackBook Motorsport il team ha generato complessivamente 26,2 milioni di sterline di profitti netti, un risultato sorprendente, superiore persino a quello di scuderie più blasonate come Aston Martin, Red Bull e Williams nello stesso arco temporale.
Un elemento degno di nota riguarda il drastico calo dei costi di produzione, scesi del 60% su base annua fino a 502mila sterline, in diminuzione di circa 755mila sterline rispetto al 2023. Si tratta di un’anomalia nel panorama della Formula 1, dove la quasi totalità dei team ha visto aumentare i propri costi nel 2024.
Nei documenti finanziari del team si legge che “i costi per l’anno sono stati in linea con le aspettative”, anche se non vengono fornite spiegazioni specifiche sulle cause di una riduzione tanto marcata.
L’era post-Steiner
Il 2024 è stato anche il primo anno senza Günther Steiner, storico team principal e figura iconica del progetto sin dal debutto in F1. Il manager altoatesino, che secondo indiscrezioni percepiva uno stipendio annuo di circa 1 milione di dollari, aveva rappresentato per anni il volto pubblico e mediatico della squadra.
La sua uscita di scena, però, non sembra aver inciso negativamente sull’equilibrio finanziario della scuderia, che continua a dimostrare solidità e coerenza nella gestione, pur non disponendo del potenziale economico delle grandi case costruttrici..
L’approccio pragmatico, basato su una struttura snella e su partnership tecniche mirate, consente alla squadra di restare competitiva dal punto di vista economico, anche in un contesto di forte inflazione dei costi nel paddock.
In un contesto dove la maggior parte dei team rincorre l’espansione, Haas continua a distinguersi come esempio di stabilità e sostenibilità, dimostrando che, a volte, correre più “leggeri” può essere la chiave per restare in pista più a lungo.