Sinner rincorre Alcaraz: sfida a distanza tra titoli e premi

Carlos Alcaraz vince a Tokyo e conferma il primato, Jannik Sinner risponde raggiungendo la finale a Pechino. Il duello si gioca tra ranking, prize money e contratti milionari.

Roland Garros record ascolti
Confronto punti e premi
Sinner e Alcaraz, Roland Garros 2025. Image credit: Michtof/PsnewZ/Insidefoto

Carlos Alcaraz e Jannik Sinner continuano a giocare un testa a testa che va ben oltre il campo. Se lo spagnolo ha conquistato l’ATP 500 di Tokyo battendo in finale Taylor Fritz (6-4, 6-4), l’azzurro ha risposto centrando la finale del China Open di Pechino, terza della carriera nella capitale cinese e trentesima complessiva.

Ranking: equilibrio ma distanze ancora consistenti

Il successo di Tokyo ha permesso ad Alcaraz di confermare i 500 punti ATP in palio e di restare a quota 11.540 punti, lo stesso bottino che aveva prima dell’inizio della tournée asiatica. Per il n.1 del mondo si tratta del 24° titolo in carriera e dell’ottavo stagionale, dopo i trionfi a Rotterdam, Montecarlo, Roma, Roland Garros, Queen’s, Cincinnati e US Open.

Sinner, che a Pechino ha battuto Alex De Minaur in semifinale (6-3, 4-6, 6-2), era partito da una distanza di 760 punti. Con la finale già in tasca ha garantiti 300 punti, mentre in caso di vittoria sul giovanissimo statunitense Learner Tien salirebbe a 10.950 punti, riducendo il gap a 590.

Ranking ATP ufficiale

  1. Carlos Alcaraz – 11.540
  2. Jannik Sinner – 10.780 (10.950 in caso di vittoria a Pechino)

Le prospettive cambiano con il forfait annunciato da Alcaraz a Shanghai: lo spagnolo non difenderà i 200 punti dei quarti di finale 2024 e scenderà a 11.340, mentre Sinner, campione in carica, dovrà difendere i 1.000 punti conquistati lo scorso anno.

Se l’altoatesino dovesse riconfermarsi in Cina, il distacco si ridurrebbe a 390 punti, il minimo storico della rivalità.

Prize money a confronto

Sul piano economico, il successo giapponese ha fruttato ad Alcaraz un assegno da 416.365 dollari, cifra superiore ai 340.010 vinti da Arthur Fils nel 2024.

A Pechino il montepremi complessivo è di 1.019.185 dollari. Sinner, con la finale raggiunta, ha già incassato 404.105 dollari e in caso di vittoria arriverebbe a 751.075 dollari.

Guardando al prossimo torneo, l’altoatesino potrebbe guadagnare fino a 1.124.380 dollari, in caso di vittoria a Shanghai.

Sponsor e ricavi: l’altra partita

Oltre al ranking, la sfida tra i due passa anche dal piano finanziario e commerciale.

Carlos Alcaraz ha già accumulato oltre 53 milioni di dollari di montepremi in carriera (15,6 milioni solo nel 2025). A questo si aggiungono contratti di primo piano con Nike (18 milioni annui), Rolex, BMW, Babolat, LVMH, Danone ed Evian. Forbes lo indica per il secondo anno consecutivo come tennista più pagato al mondo, con introiti stimati in 48,3 milioni negli ultimi 12 mesi. Il patrimonio personale è valutato attorno ai 40 milioni di dollari.

Jannik Sinner, dal canto suo, ha guadagnato circa 48,7 milioni di dollari in carriera, di cui 11,5 milioni solo dal prize money. Sul fronte sponsor ha superato Alcaraz in ampiezza: 14 partnership attive per un totale stimato di 34 milioni annui, contro i 32 milioni del rivale. Tra i brand figurano Rolex, Gucci, Intesa Sanpaolo, Fastweb, Lavazza, De Cecco, Enervit, La Roche-Posay, oltre a collaborazioni di licensing con Panini e Pigna e una partnership con la Formula 1. La più longeva è con Head, firmata da giovanissimo.

Una corsa a due

Alcaraz e Sinner rappresentano i poli di un duello che tiene insieme sport e business. In campo si giocano il trono mondiale, fuori si contendono sponsor e ricavi.

La rinuncia dello spagnolo a Shanghai potrebbe ridare ossigeno all’azzurro, ma l’impressione è che la partita per il n.1 ATP e quella per la leadership commerciale siano destinate a intrecciarsi ancora a lungo.

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