L’Italia dell’atletica si prepara a vivere i Mondiali di Tokyo 2025 con una spedizione da record: 90 atleti convocati, il gruppo più numeroso del nuovo millennio, con una leggera prevalenza femminile (46 donne contro 44 uomini). Una crescita che testimonia la solidità del movimento e l’efficacia della programmazione federale degli ultimi anni.
Come riporta Libero, il confronto con il passato è eloquente: dai 33 atleti di Pechino 2015 (nessuna medaglia) ai 78 di Budapest 2023 (quattro podi), fino all’attuale spedizione che punta a confermare l’Italia tra le potenze mondiali.
La leader: Palmisano, doppia sfida nella marcia
Gli occhi sono puntati su Antonella Palmisano, 34 anni, oro olimpico nella 20 km a Tokyo 2021 e bronzo mondiale lo scorso anno a Budapest. La marciatrice tarantina sarà la prima azzurra a scendere in gara, nella notte italiana tra venerdì e sabato, inaugurando i campionati con la 35 km di marcia. Una settimana dopo sarà al via anche della 20 km, tentando una storica doppietta.
«In Giappone mi sento a casa – ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport – ma il caldo umido è un avversario duro quanto le rivali. Ho imparato ad affrontarlo con un’attenta idratazione e con la testa, restando coperta fino a metà gara».
Palmisano arriva all’appuntamento forte del record italiano sulla distanza (2h39’35’’), ottenuto a maggio a Podebrady, che rappresenta anche il secondo miglior crono mondiale stagionale. Secondo la spagnola María Pérez, campionessa del mondo in carica, «Antonella è la rivale più pericolosa».
L’eredità di Tokyo 2021 e la nuova Italia
Il ritorno nella capitale giapponese riaccende inevitabilmente i ricordi dei cinque ori olimpici conquistati a Tokyo 2021, che hanno segnato una svolta per l’atletica italiana. Ma come sottolinea La Stampa, oggi l’obiettivo non è ripetersi, bensì consolidare quel patrimonio di fiducia e ambizione.
Il direttore tecnico Antonio La Torre ha tracciato la rotta:
«Abbiamo circa 800 atleti nei primi 100 del ranking mondiale nelle varie specialità, – ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport. – Portare a Tokyo tutti coloro che hanno ottenuto il pass significa premiare il lavoro dei club e dare esperienza internazionale».
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Le speranze azzurre: tra certezze e nuove stelle
L’Italia arriva in Giappone con un ventaglio di possibilità che abbraccia più discipline:
- Velocità: occhi su Marcell Jacobs, al ritorno nello stadio del trionfo olimpico, e sulla 4×100 maschile.
- Mezzofondo: Nadia Battocletti sogna il podio nei 5.000 e 10.000 metri, dopo l’argento olimpico a Parigi.
- Salti: grandi aspettative su Larissa Iapichino e Mattia Furlani, talenti capaci di attrarre l’attenzione mondiale.
- Lanci: Leonardo Fabbri nel peso, già argento a Budapest, può puntare ancora più in alto.
- Marcia: oltre a Palmisano, fari accesi su Alexandrina Mihai, giovane promessa in crescita.
Come ricorda La Stampa, il ricambio generazionale è già in atto: dai ventenni pronti a esplodere fino ai campioni trentenni che guardano a Los Angeles 2028, il movimento azzurro è in piena trasformazione.
Donne protagoniste
Il dato più significativo resta però la centralità femminile. Dai tempi di Antonella Palmisano a quelli di Nadia Battocletti e Larissa Iapichino, le azzurre stanno trascinando la crescita del movimento.
«Le donne hanno rimesso la freccia – sottolinea Libero – grazie sia a un aumento della base, sia alla qualità ai vertici».
Un capitale sportivo da proteggere
Tokyo 2025 rappresenta quindi un passaggio chiave. Come evidenzia La Stampa, l’Italia deve saper “proteggere il capitale” generato a Tokyo 2021, evitando l’effetto nostalgia e guardando avanti. La Palmisano, con il suo doppio impegno, incarna alla perfezione questa sfida: non vivere di ricordi, ma costruirne di nuovi.