NFL, 23 miliardi di ricavi record nel 2024: ecco da dove arrivano

Biglietti, sponsorizzazioni, diritti TV e premium experience: ecco da dove arrivano i ricavi record della NFL, che nel 2024 ha superato i 23 miliardi e portato il valore medio delle franchigie a 7,13 miliardi.

NFL rinnovo impianti
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La stagione NFL è ripartita con l’entusiasmo di un Paese intero e numeri che consolidano il football americano come il vero “re Mida” dello sport mondiale. Secondo gli ultimi dati, le 32 franchigie della National Football League hanno generato nel 2024 ricavi stimati per 22,2 miliardi di dollari, in crescita dell’8% rispetto al 2023. Considerando anche le entrate centralizzate, i ricavi complessivi della lega hanno superato la soglia dei 23 miliardi.

Un traguardo che porta la NFL a un passo dall’obiettivo fissato dal commissioner Roger Goodell nel 2010: 25 miliardi entro il 2027. All’epoca i ricavi erano appena 8 miliardi e la previsione appariva ardita; oggi, la crescita media annua dimostra che la traiettoria è più che sostenibile.

Il confronto con le altre leghe: valutazioni alle stelle

Il dominio economico della NFL appare ancora più evidente se messo a confronto con gli altri sport. Nel 2024 la lega ha registrato ricavi superiori del 74% alla MLB, mentre vent’anni fa il divario era del 29%. L’NBA si ferma a 11,6 miliardi e la Premier League, pur con una risonanza globale superiore, ha chiuso la stagione 2023-24 a quota 8 miliardi, in linea con la NHL (7,5 miliardi).

A riprova di ciò, il valore medio di una franchigia NFL ha raggiunto i 7,13 miliardi di dollari (+20% in un anno e doppio rispetto al 2020). Ogni team vale almeno 5,5 miliardi grazie al modello di redistribuzione centralizzata.

Non a caso, delle franchigie sportive più preziose al mondo, ben 18 delle prime 32 sono nella NFL: perfino i Cincinnati Bengals, ultimi della classifica interna, valgono più della quasi totalità delle squadre NBA, MLB, NHL o Premier League.

La forza della distribuzione centralizzata

Il cuore del modello NFL è il sistema di ricavi condivisi: nel 2024, 14 miliardi di dollari – pari al 62% dei ricavi di ciascuna squadra – sono arrivati da media, sponsorizzazioni, licensing e merchandising gestiti a livello centrale. Le televisioni restano il driver principale: i contratti attuali valgono in media 12 miliardi l’anno, con un incremento del 7,5% nel 2024.

Nonostante la concorrenza dell’NBA, che ha chiuso un accordo undicennale da 77 miliardi con ESPN, NBC e Amazon, il football mantiene una forza senza pari: 72 delle 100 trasmissioni TV più viste nel 2024 sono state partite NFL.

Ticketing e premium experience

I biglietti rappresentano la seconda voce di ricavo (4,1 miliardi, pari al 19% del totale). La scarsità di eventi – dieci gare casalinghe per franchigia all’anno, preseason inclusa – mantiene alta la domanda e quasi tutti gli stadi viaggiano a piena capacità.

La classifica 2024 dei ricavi da ticketing vede i San Francisco 49ers al vertice con 176 milioni di dollari, davanti a Cowboys (136), Eagles (130), Broncos (129) e Dolphins (127). In coda Titans (81), Colts (83,3) e Cardinals (83,4).

Esplosivo anche il mercato delle luxury suite, con i Cowboys leader a 130 milioni. Non a caso, i nuovi stadi in costruzione a Buffalo, Cleveland, Nashville e Washington puntano in maniera aggressiva sulle esperienze premium.

Sponsorizzazioni e naming rights

Il giro d’affari delle sponsorizzazioni ha toccato i 2,3 miliardi (10% del totale). Ancora una volta, i Cowboys guidano con oltre 250 milioni, seguiti da Falcons, Rams e Patriots, tutti sopra quota 100 milioni.

Le naming rights degli stadi valgono circa l’11% del totale sponsor, con Chicago Bears e Green Bay Packers come uniche eccezioni senza sponsor sul nome dell’impianto.

Ricavi accessori e concerti

Concessioni, parcheggi, merchandising e eventi non legati al football hanno generato 1,55 miliardi. Un calo rispetto al 2023, anno trainato dal tour americano di Taylor Swift, che ha riempito 53 stadi NFL e generato introiti indiretti record per le franchigie.

Nel 2024 la popstar è tornata con nove date, comunque sufficienti a incidere sensibilmente sulle casse dei team ospitanti.

Profitti e sostenibilità economica

Il modello NFL garantisce non solo ricavi record ma anche margini operativi unici nello sport professionistico. Con un salary cap a 255 milioni e spese obbligatorie per benefici pari a 74 milioni, ogni squadra parte da un saldo positivo di circa 100 milioni rispetto agli assegni distribuiti dalla lega. Risultato: profitti medi da 151 milioni per franchigia.

Si va dagli 80 milioni dei 49ers – penalizzati dai costi di roster – ai 490 milioni dei Cowboys, la franchigia sportiva più redditizia al mondo.

Un abisso rispetto all’Europa.

 

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