La stella NBA dei Golden State Warriors, Stephen Curry, ha firmato un accordo di lungo termine con Google assumendo il ruolo di Performance Advisor.
L’annuncio è arrivato durante l’evento Made by Google 2025, dedicato alla presentazione dei nuovi Pixel 10, e segna un passaggio inedito nelle collaborazioni tra atleti e grandi player tecnologici: non solo sponsorizzazione, ma vera e propria consulenza nello sviluppo di prodotti e servizi.
Una collaborazione oltre il marketing
Secondo Google, l’accordo con il quattro volte campione NBA e due volte MVP va oltre le logiche promozionali. Curry metterà a disposizione la propria esperienza di atleta d’élite per supportare i team di ingegneri e product manager nello sviluppo di hardware e software, in particolare nelle aree Google Health, Google Pixel e Google Cloud.
«Le intuizioni d’élite di Stephen e la nostra tecnologia di intelligenza artificiale non sono solo per lo sport, – ha sottolineato Rick Osterloh, vicepresidente senior di Google per piattaforme e dispositivi. – Il nostro lavoro insieme mostrerà come chiunque possa utilizzare questi prodotti e funzionalità per mantenere uno stile di vita più sano e ottenere di più.»
Pixel, AI e coaching digitale
La partnership prevede che Curry e il suo team adottino l’intero ecosistema Pixel – smartphone, smartwatch e cuffie – per l’attività quotidiana, dallo scambio di informazioni al monitoraggio delle performance fisiche. Parallelamente, l’atleta contribuirà a testare nuove funzionalità legate al benessere e alla salute, come il personal health coach di Fitbit, basato sull’intelligenza artificiale Gemini.
Sul fronte sportivo, l’elemento più innovativo è l’AI Basketball Coach di Google Cloud, un sistema che utilizza computer vision e machine learning per analizzare i movimenti del tiro, fornire feedback visivi e suggerire correzioni personalizzate.
Curry ha già introdotto questa tecnologia al suo Curry Camp, il campus annuale dedicato ai migliori talenti giovanili del basket statunitense, dimostrando come l’AI possa diventare uno strumento formativo anche per le nuove generazioni.
Prime Video svela il calendario NBA 2025-26: da subito con Celtics e Lakers
Impatti sul mercato tech e sportivo
La collaborazione con Curry rappresenta un segnale strategico per Google: da un lato, rafforza la competitività del brand rispetto ad Apple, storicamente dominante tra gli atleti e i professionisti; dall’altro, mostra come i grandi player tecnologici stiano puntando su partnership capaci di unire innovazione di prodotto e credibilità sportiva.
In un contesto in cui wearable e intelligenza artificiale stanno ridefinendo il settore della salute digitale e del fitness, la scelta di affidarsi a un campione del calibro di Curry consente a Google di validare i propri strumenti a livello di performance estrema, per poi adattarli al consumatore comune.
Una nuova frontiera per le collaborazioni tra atleti e brand
Con questo accordo, Curry non si limita a prestare volto e nome a una campagna pubblicitaria, ma entra nel cuore dei processi di innovazione di Google. Un modello che potrebbe aprire la strada a una nuova tipologia di partnership tra sportivi e multinazionali tecnologiche, basata su consulenza, co-sviluppo e applicazioni concrete della performance sportiva al mondo consumer.
Il debutto ufficiale di questa alleanza avverrà con la stagione NBA 2025/26, che i Warriors apriranno il 22 ottobre contro i Los Angeles Lakers. Ma il vero campo di gioco, per Curry e Google, sarà quello dell’innovazione tecnologica, dove la sfida sarà trasformare la sua esperienza sul parquet in soluzioni utili e accessibili a milioni di utenti.
Image credits: Depositphotos