Supercoppa 2025, il volley italiano si apre al mondo: la strategia di sport business della SuperLega

La Del Monte Supercoppa 2025 della SuperLega si giocherà a Dammam, in Arabia Saudita: una mossa di sport business che segna la svolta internazionale del volley italiano e apre nuove prospettive.

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Economia dello sport
Image credits: Legavolley

La pallavolo italiana apre un nuovo capitolo della sua storia. Il 7 e 8 novembre 2025, la Del Monte Supercoppa si giocherà a Dammam, in Arabia Saudita: sarà la prima volta che un evento di volley di vertice italiano varca i confini nazionali. Una strategia di sport business che segna l’inizio di una strategia di internazionalizzazione, con ricadute non solo sportive, ma anche economiche e di posizionamento del brand SuperLega sui mercati globali.

A guidare questa trasformazione è Massimo Righi, presidente della Lega Pallavolo Serie A dal 2020, che ha impostato il progetto con un approccio tipico di chi vede nello sport un’industria capace di parlare la lingua dei grandi eventi internazionali.

«Siamo consapevoli delle difficoltà per i tifosi, ma aprire i mercati è la nuova frontiera, – spiega Righi in un’intervista a TuttoSport. – All’estero la pallavolo italiana è più valutata che in patria. Eventi come questo aumentano notorietà e capacità di investimento, a beneficio di club e campionato. L’Arabia è stata la prima opportunità concreta, grazie alla rapidità e determinazione di Saudi Crown, la holding che gestisce l’evento».

Sport business pallavolo italiana: crescere in visibilità e investimenti

Il presidente punta a un ritorno mediatico di forte impatto, sottolineando come la SuperLega sia il primo campionato italiano, al di fuori del calcio, a organizzare un evento ufficiale all’estero. L’operazione non è solo promozionale: fa parte di una strategia più ampia che include nuovi mercati, partnership globali e la possibilità di sviluppare ulteriormente il prodotto anche con eventi mirati negli Stati Uniti.

La prospettiva di esportare in futuro singole partite di cartello resta aperta, anche se l’ipotesi di disputare intere giornate di campionato all’estero appare complessa, data la formula attuale a 12 squadre e il calendario ridotto.

Accordo decennale e brand globale

Un tassello fondamentale del progetto è l’accordo fino al 2034 con Volleyball World, piattaforma internazionale che distribuirà il prodotto SuperLega a livello globale, con l’obiettivo dichiarato di attrarre sponsor di respiro mondiale.

«Ci vuole tempo – precisa Righi – ma vogliamo crescere ancora. Non escludo di ripensare formule come la finale secca in stile Super Bowl».

L’internazionalizzazione passa anche dal rebranding: dopo il nuovo logo istituzionale, a ottobre arriverà quello dedicato alla SuperLega, pensato come biglietto da visita globale per un campionato sempre più orientato verso il mercato internazionale.

L’integrazione nella gestione dei diritti media e betting rappresenta un’innovazione significativa. Righi ne riconosce il potenziale, ma mette in guardia sulle derive sociali: «Il betting ha valori enormi, ma va gestito con rispetto, evitando problemi legati alla ludopatia».

A2, A3 e settore giovanile: basi per la crescita

Il progetto di sviluppo non riguarda solo la SuperLega. Le categorie A2 e A3 sono viste come piattaforme strategiche per ampliare la base tecnica e creare ricambi di qualità. Con 4-5 club di A2 già pronti per il salto, l’ipotesi di un futuro allargamento oltre le 12 squadre non è esclusa, purché si garantisca un adeguato livello tecnico. I giovani devono crescere in contesti professionali, con strutture e allenatori qualificati.

Lo sguardo della Lega va anche a mercati emergenti come India e Cina, mentre sul fronte giovanile si lavora per potenziare il percorso formativo con un terzo evento tra Boy League e Junior League.

Sport business pallavolo: il significato strategico di Dammam 2025

Il debutto internazionale della Del Monte Supercoppa in Arabia Saudita non è un’operazione isolata, ma il primo passo di un piano di lungo periodo che vuole posizionare la SuperLega come brand sportivo italiano riconosciuto a livello globale. Un percorso che passa per l’espansione mediatica, la creazione di eventi iconici e la capacità di attrarre investimenti internazionali, con l’ambizione di fare della pallavolo italiana un prodotto di esportazione al pari di calcio e Formula 1.

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