Grandi manovre nel volley statunitense. Una svolta significativa nel panorama della pallavolo professionistica femminile nordamericana prenderà forma nel 2026, con la fusione tra la Pro Volleyball Federation (PVF) e la Major League Volleyball (MLV).
Le due leghe, fino ad oggi indipendenti, daranno vita a un’unica entità sotto il marchio MLV, con una valutazione complessiva di oltre 325 milioni di dollari. L’operazione, che sarà annunciata ufficialmente a breve secondo quanto riporta Sportico, rappresenta un importante passo avanti per lo sport negli Stati Uniti.
Gli investitori nel progetto
Come parte della transazione, la PVF ha raccolto 40 milioni di dollari grazie a un investimento guidato dalla famiglia DeVos, già proprietaria degli Orlando Magic in NBA e dei Grand Rapids Rise nella stessa PVF.
Hanno partecipato all’operazione anche altri investitori di rilievo, tra cui Vivek Ranadivé, proprietario dei Sacramento Kings, e Kerri Walsh Jennings, leggenda del beach volley e tre volte campionessa olimpica, entrambi inizialmente coinvolti nella nascita della MLV.
A unirsi al progetto anche Jason Levien e Steve Kaplan, co-proprietari del D.C. United, i quali otterranno una nuova franchigia, così come lo stesso Ranadivé, con squadre previste rispettivamente a Washington D.C. e in California settentrionale.
I numeri della competizione
La nuova lega, che conserverà il nome Major League Volleyball, sarà presentata come un’evoluzione della PVF. Tra le squadre confermate vi sarà anche quella più seguita dell’attuale panorama: le Omaha Supernovas.
La squadra del Nebraska nella scorsa stagione ha fatto registrare una media di quasi 11mila spettatori a partita, con un picco di oltre 13mila presenze nell’incontro inaugurale contro le Atlanta Vibe.
L’annata appena conclusa della PVF ha visto in campo otto squadre, con le Orlando Valkyries vincitrici del titolo e un totale di oltre 430mila spettatori in 116 partite. Il progetto di fusione prevede che la nuova lega conti su dieci squadre già nel 2026, con l’obiettivo di salire a dodici nel 2027 e raggiungere le sedici entro il 2028.
La struttura della competizione
Ogni squadra sarà gestita da proprietà indipendenti all’interno del proprio mercato di riferimento, un modello ispirato a quello delle principali leghe professionistiche maschili statunitensi. Intanto, il periodo di free agency si aprirà ufficialmente mercoledì.
Il boom del volley femminile negli Stati Uniti è evidente anche al di fuori della nuova MLV. Nel 2025 ha esordito la LOVB Pro, legata al progetto League One Volleyball, sostenuto da un finanziamento da 100 milioni di dollari.
A queste realtà si affianca anche la AU Pro Volleyball Championship, attiva dal 2021 come lega autunnale. Secondo i dati forniti da USA Volleyball, il numero di ragazze registrate nei club è aumentato del 40% rispetto alla stagione 2013-14, rendendo la pallavolo il secondo sport più praticato tra le studentesse delle scuole superiori, subito dopo l’atletica leggera.
A curare l’operazione finanziaria tra PVF e MLV è stata Bank of America, che continuerà ad avere un ruolo centrale nei piani futuri di espansione della nuova lega, supportandone lo sviluppo.