La F1 si prepara alla pausa estiva: ecco cosa sapere sul GP d'Ungheria

Dopo la terza doppietta consecutiva, McLaren arriva a Budapest da favorita. Ferrari in crescita, Verstappen a caccia di riscatto, mentre l’Hungaroring promette spettacolo prima della pausa estiva.

GP Ungheria F1
Caccia a McLaren
Image Credits: Getty Images / Red Bull Content Pool

Dopo la terza doppietta consecutiva, conquistata in Belgio con Oscar Piastri davanti a Lando Norris, la McLaren arriva al GP d’Ungheria con il vento in poppa e l’obiettivo di allungare ancora in classifica. La Formula 1 si prepara infatti a vivere il suo ultimo appuntamento prima della pausa estiva, e lo farà su una pista che storicamente premia le vetture equilibrate e ad alto carico aerodinamico.

L’Hungaroring non è un circuito qualunque: qui la McLaren lo scorso anno aveva già firmato una doppietta e sempre qui Piastri aveva centrato la sua prima vittoria in carriera. Stavolta l’australiano si presenta addirittura da leader del Mondiale, con 16 punti di vantaggio sul compagno di squadra Norris.

Tutti a caccia di McLaren

A Budapest la Ferrari arriva con fiducia. A Spa Charles Leclerc ha conquistato un prezioso terzo posto, mentre Lewis Hamilton ha potuto raccogliere dati utili per affinare la nuova sospensione posteriore della SF-25, introdotta proprio in Belgio. Il circuito ungherese, con il suo ritmo lento e tortuoso, potrebbe offrire qualche chance in più per avvicinarsi alle McLaren.

L’obiettivo è chiaro: puntare al podio con entrambe le monoposto, cercando di difendere la seconda posizione nel Mondiale Costruttori da una Mercedes in difficoltà. Che il rinnovo di Fred Vasseur giunto nella mattinata di giovedì getti le basi per il proseguio della stagione.

Il grande interrogativo resta Max Verstappen. L’olandese non sale sul podio da tre Gran Premi, un digiuno che non si vedeva dal 2019, e non vince da Imola. La Red Bull, meno dominante rispetto alle scorse stagioni, deve fare i conti con una concorrenza più aggressiva e con un pacchetto tecnico che non sembra perfettamente a suo agio sulle piste più lente.

Occhi puntati anche su Lewis Hamilton, otto volte vincitore all’Hungaroring, e sul giovane Andrea Kimi Antonelli, alla ricerca di riscatto dopo tre weekend complicati tra ritiri e piazzamenti lontani dalla zona punti.

Un po’ di storia: il ponte tra Est e Ovest

Il Gran Premio d’Ungheria rappresenta una tappa storica per la Formula 1. Quando nel 1986 le monoposto approdarono per la prima volta a Budapest, l’Ungheria faceva ancora parte del blocco socialista. L’accordo con la FIA, firmato pochi mesi prima, fu un chiaro segnale di apertura verso l’Occidente. L’Hungaroring fu costruito in soli otto mesi, costato 7,6 milioni di dollari dell’epoca, e divenne un simbolo di connessione tra due mondi ancora separati dalla cortina di ferro.

Un messaggio colto subito dalla Philip Morris che sponsorizzò la prima edizione.

Sulla scia della massima serie automobilistica, anche varie competizioni motociclistiche si sono affacciate a questo circuito, come la Formula TT, il Campionato mondiale Superbike e il Motomondiale, che vi ha fatto tappa solo nel 1990 e nel 1992.

L’Hungaroring era, però, un tracciato molto criticato. Per questo motivo, a partire dall’edizione 2003 sono state apportate al circuito alcune modifiche per favorire i sorpassi, in particolare un allungamento del rettilineo principale con profilo più stretto della prima curva, ed una modifica della terzultima curva (l’attuale curva 12) che ha determinato l’avanzamento del punto di frenata.

Nel corso degli anni il circuito ungherese ha regalato momenti memorabili: la vittoria di Nigel Mansell partendo dalla 12ª posizione (1989), il titolo mondiale conquistato in anticipo dallo stesso Mansell nel 1992, il primo trionfo di Fernando Alonso (2003) e Jenson Button (2006), fino all’emozionante successo di Sebastian Vettel nel 2015 dedicato a Jules Bianchi.

Caratteristiche del tracciato

Situato a pochi chilometri da Budapest, l’Hungaroring misura 4.381 metri e si percorre in senso orario per 70 giri. Per il layout stretto, tortuoso e privo di lunghi rettilinei viene spesso paragonato a un kartodromo in scala maggiore: il ritmo è serrato, le curve si susseguono una dopo l’altra e il margine d’errore è ridotto al minimo.

Le uniche reali opportunità di sorpasso si trovano in fondo al rettilineo principale e tra curva 1 e curva 2, dove sono collocate le due zone DRS.

Il caldo torrido di fine luglio aggiunge un’ulteriore difficoltà: l’asfalto può superare i 60 gradi, mettendo a dura prova gomme, freni e gestione termica della power unit. Un assetto bilanciato e un’ottima trazione in uscita di curva sono fondamentali per mantenere un passo gara competitivo e ridurre l’usura degli pneumatici.

La qualifica diventa così il momento cruciale del weekend.

Orari e diretta TV

Il GP di F1 in Ungheria sarà trasmesso in diretta integrale su Sky Sport F1 e in streaming su NOW. Su TV8 il Gran Premio andrà in onda in chiaro in differita (alle 18:00).

Domenica 3 agosto

  • 15:00 – Gara Formula 1 (differita TV8 18:00)

F1 GP Ungheria: ecco tutti i record

  • Circuito: Hungaroring
  • Debutto in F1: 1986
  • Scadenza contratto: 2032 (rinnovato nel 2023)
  • Record spettatori: 310.000 (2024)
  • Record vittorie piloti: Lewis Hamilton (8)
  • Record vittorie costruttori: McLaren (12)
  • Giro record (in gara): Lewis Hamilton (1’16″627, Mercedes, 2020)
  • Giro record (all time): Lewis Hamilton (1’13″447, Mercedes, 2020)